MotoGP, Morbidelli pronto a stupire ancora: vuole il titolo rookie
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MotoGP, Morbidelli pronto a stupire ancora: vuole il titolo rookie

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Franco Morbidelli, dopo essere stato il primo italiano ad aver trionfato in Moto2, vuole ripetersi e diventare anche il primo italiano a vincere il titolo Rookie of the Year da quando esiste l’attuale classe MotoGP: l’ambizione è notevole, così come la concorrenza

Ci sono un giapponese, due statunitensi, otto spagnoli, due francesi, un finlandese, un britannico, un tedesco e purtroppo, zero italiani. No, non è una barzelletta, ma è l’albo d’oro per quanto concerne il titolo di “Rookie of the Year” da quando esiste l’attuale (post-500cc) classe MotoGP. Nonostante la buona quantità e qualità dei piloti debuttanti italiani dal 2002 in poi (basti solo a pensare a piloti del calibro di Melandri, Dovizioso, Simoncelli e Iannone), nessuno è riuscito a vincere questo speciale riconoscimento.

Ha tutte le carte in gioco per sfatare questo tabù Franco Morbidelli, che si è appena laureato Campione del Mondo in Moto2. Per il 2018 si è guadagnato la fiducia del team Marc VDS come erede di Jack Miller e per ironia della sorte, il suo compagno sarà Thomas Luth Luthi, il principale antagonista lo scorso anno del ventitreenne romano nella classe intermedia. Lo svizzero si è appena ripreso da una frattura alla caviglia destra rimediata nel corso delle qualifiche a Sepang, saltando di conseguenza i primi due test con la RC213V MotoGP tenutisi tra Valencia e Jerez.

Altro interessante rivale del “Morbido” è  Takaaki Nakagami, settimo nell’ultimo campionato di Moto2. Il nipponico dovrà sfruttare la grandissima occasione che gli è stata offerta, visto che sarà il compagno di Cal Crutchlow nella scuderia di Lucio Cecchinello. Tutto dipenderà da come si ambienterà il pupillo HRC con le moto a quattro tempi, ma sulla carta potrebbe essere proprio lui il favorito per il titolo di rookie.

Parte più indietro rispetto alla concorrenza l’ultimo dei debuttanti della nostra lista, Xavier Simeon, autore di una stagione costernata da infortuni sempre nella middle class. Il belga, è una scommessa del Team Ducati Reale Avintia Racing e affiancherà la migliore matricola (nonché l’unica…) del 2016, Tito Rabat.

Negli ultimi test spagnoli a Valencia e a Jerez il più brillante è stato proprio Morbidelli, con Nakagami leggermente più attardato con Simeon maggiormente in difficoltà e Luthi ancora fuori causa. In attesa che i prossimi test pre stagioni (ad incominciare da quelli malesi a partire dal 28 gennaio) ci diano maggiori indicazioni, non ci rimane che sperare nel  trionfo finale di Morbidelli, d’altronde l’ambizione non gli manca: come ha più volte dichiarato di recente, è il suo vero obiettivo per la stagione 2018.

L’ALBO D’ORO ROOKIE OF THE YEAR MOTOGP (POST-500cc)

2002: Daijiro Kato (Giappone) Honda
2003: Nicky Hayden (USA) Honda
2004: Ruben Xaus (Spagna) Ducati
2005: Toni Elias (Spagna) Yamaha
2006: Dani Pedrosa (Spagna) Honda
2007: Sylvain Guintoli (Francia) Yamaha
2008: Jorge Lorenzo (Spagna) Yamaha
2009: Mika Kallio (Finlandia) Ducati
2010: Ben Spies (USA) Yamaha
2011: Cal Crutchlow (Gran Bretagna) Yamaha
2012: Stefan Bradl (Germania) Honda
2013: Marc Marquez (Spagna) Honda
2014: Pol Espargaro (Spagna) Yamaha
2015: Maverick Vinales (Spagna) Suzuki
2016: Tito Rabat (Spagna) Honda
2017: Johann Zarco (Francia) Yamaha

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