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Il team manager Lucio Cecchinello, che attualmente schiera in pista la Honda di Cal Crutchlow, il prossimo anno avrà due piloti tra le sue fila, arriverà infatti il giapponese Takaaki Nakagami ad aiutare l’inglese nello sviluppo della Honda. Già in passato il team LCR aveva gestito due moto e i risultati ottenuti hanno convinto il colosso motoristico a dare fiducia al team italiano: il pilota scelto in questa stagione si sta facendo valere in Moto2, le ultime gare infatti mostrano una sua rapida crescita e una maggior competitività, complice l’annuncio ufficiale del passaggio nelle classe regina.
«L’accordo con Honda HRC gli ha dato un impulso, il giusto riconoscimento per il suo talento, ecco perché ha fatto una gara eccellente a Silverstone. Non avrebbe potuto celebrare meglio questo passaggio» ha dichiarato Cecchinello, parlando anche di quello che si aspetta dalla prima stagione MotoGP di Nakagami: «E’ una domanda difficile, la MotoGP non è facile, ci sono piloti come Tito Rabat, che erano eccezionali nella classe Moto2 ma hanno riscontato grandi problemi nella classe MotoGP, mentre altri, come Zarco, sono stati fin da subito estremamente competitivi. Non è facile valutare il potenziale in anticipo e faremo del nostro meglio per non caricarlo di troppa pressione, soprattutto nel suo primo anno perché può essere pericoloso. Ci aspettiamo che mostri il suo potenziale durante la stagione e la nostra esperienza con i giovani piloti può essere un vantaggio».
Di sicuro la Honda non è la moto più semplice con la quale scendere in pista in MotoGP, già in passato molti talenti hanno avuto problemi a gestire la moto che, anche in questa stagione, sembra essere competitiva solo con Marc Marquez che comunque deve prendersi molti rischi per riuscire a dominarla. I test di fine stagione a Valencia saranno fondamentali per capire l’approccio di Nakagami con la nuova categoria ma non è detto che Honda decida subito di affidargli una moto ufficiale come quella del suo compagno Crutchlow, questo privilegio infatti potrebbe arrivare in futuro, sulla base dei risultati ottenuti in pista.
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