MotoGP Marquez Silverstone Honda
Al termine della seconda giornata di test a Misano, Marc Marquez può ritenersi soddisfatto, non tanto per i tempi siglati quanto per il certosino lavoro svolto. Basti pensare che, soltanto nel pomeriggio di oggi è rimasto in pista per quasi 90 giri, fermando il miglior crono a 1:32.905. Il suo obiettivo, come quello di quasi tutti i piloti, era quello di aver uno sguardo sull’immediato futuro – lo sprint per il finale di stagione – e un occhio orientato alla prossima stagione.
Complessivamente, il Campione del Mondo in carica ha fatto ricorso a quattro RC213V, partendo dal modello attuale fino al prototipo 2020: «Abbiamo voluto lavorare soprattutto per le ultime gare della stagione e provare qualcosa per la prossima. Non si può dire che non sia stato impegnativo».Non si sbilancia troppo Marquez, rimanendo sibillino sui risultati riscontrati: «Non posso dire qualcosa di specifico: è stato solo un primo contatto ma abbiamo fatto bene partendo dalla base attuale. A noi interessava valutare e capire alcune cose in prospettiva dei test di Valencia e le abbiamo capito: per quanto riguarda il motore, il circuito di Misano non era l’ideale per noi».
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