MotoGP

MotoGP, Monster vuole lasciare Yamaha Tech3 per un team ufficiale

Il team Tech3 Yamaha di MotoGP, guidato da Hervè Poncharal, rischia di restare senza il suo ‘principal sponsor’ a partire dal 2018. Ma grazie a Zarco e Folger non sarà così…

E’ una realtà stabile della griglia di partenza della MotoGP da decenni, ma mai come quest’anno il team Tech 3 ha rischiato di fare una brutta fine. La squadra francese, cliente Yamaha, si è infatti ritrovata a necessitare di dover fare assolutamente dei risultati di livello nell’attuale campionato 2017 pur di convincere il suo ‘principal sponsor’ Monster Energy a rinnovare il contratto di partnership che era in scadenza. Lo ha rivelato il proprietario e  team manager Hervè Poncharal, il quale annuncia però di essere riuscito a riaprire un tavolo di trattative grazie alle ottime prestazioni fornite fino ad adesso dai suoi piloti Zarco e Folger: «L’anno scorso a Valencia un rappresentante di Monster ci ha detto ‘Grazie per quello che abbiamo fatto insieme in nove anni, ma il 2017 sarà l’ultimo anno, perché ci piacerebbe avere più visibilità, risultati migliori. Vorremmo essere in un team ufficiale. E lo capisco- continua Poncharal – ero triste, ma fa parte del gioco. Ma la sua posizione, come quella dei nostri altri sponsor, è cambiata. Ora siamo in trattative con loro per rinnovare. Quindi è chiaro che quello che Johann Zarco e Jonas Folger hanno fatto finora con il team ha anche aiutato in questo senso».

IN PASSATO RISULTATI DELUDENTI, NON SOLO MONSTER – La sopravvivenza dei team satelliti nel motomondiale è garantita dagli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni, che sole possono permettere il mantenimento di una struttura molto costosa e l’acquisto dei prototipi per gareggiare, ma il loro interesse ad investire su una squadra piuttosto che su un’altra dipende ovviamente dai risultati e dalla conseguente visibilità che esse sono in grado di garantire. Risultati che per tutto il 2016 erano venuti a mancare in Tech3, a causa dello scarso rendimento dei suoi vecchi piloti Smith ed Espargarò, capaci di racimolare appena due podi in tre anni di convivenza sotto lo stesso tetto, e già eguagliati da Zarco e Folger in appena nove gare nonostante siano degli esordienti in MotoGP e delle scommesse. Poncharal ha dovuto giocare d’azzardo, accettando di cambiare tutti e due i corridori e affidandosi a dei giovani di belle speranze pescati dalla Moto2, per tentare di uscire dalla situazione negativa in cui versava e far così cambiare idea agli sponsor e convincerli a tornare ad investire sulla sua squadra. Giusto parlare al plurale, perché oltre alla Monster, per il suo team resterà fondamentale anche la presenza di altri marchi sulle carene: «prima Monster e poi Stanley e Black & Decker, con cui ho un accordo di tre anni che si conclude quest’anno. Quindi abbiamo bisogno di trovare qualcosa per il 2018».

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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