
Lo hanno finalmente riparato - www.MotoriNews24.com
Aggiornamenti importanti sul motore di Stellantis, ecco perché l’azienda è sicura che ora funzionerà molto meglio.
Stellantis annuncia un’importante evoluzione per il suo motore più discusso: il 1.2 PureTech sarà aggiornato in versione full hybrid e debutterà nel mercato europeo nel 2028. Questa modifica segna un cambio di strategia per il gruppo, che finora aveva privilegiato soluzioni mild hybrid e plug-in hybrid, mentre ora punta con decisione sulla tecnologia full hybrid, particolarmente adatta alle esigenze di un pubblico sempre più attento a efficienza e riduzione delle emissioni.
La base di partenza è il noto tre cilindri 1.2 PureTech EB2 Gen 3, rinnovato nel 2023 con una distribuzione a catena, scelta che migliora significativamente l’affidabilità rispetto alla precedente cinghia a bagno d’olio. L’elemento innovativo consiste nell’abbinamento di questo motore termico a una trasmissione automatica DT2 fornita da Punch Powertrain, già utilizzata nelle versioni mild hybrid e plug-in del gruppo.
Il sistema full hybrid sarà in grado di erogare una potenza complessiva intorno ai 180 CV, posizionandosi tra i 145 CV del mild hybrid a 48 Volt e i 195 CV delle varianti plug-in. Diversamente dai sistemi mild hybrid, non sarà presente un motorino a cinghia, mentre il riavvio del motore termico sarà gestito direttamente dal motore elettrico integrato nel cambio, rendendo il sistema più efficiente e reattivo.
L’energia elettrica verrà recuperata durante frenate e decelerazioni, mentre la batteria alimenterà non solo la propulsione, ma anche sistemi ausiliari come il compressore del climatizzatore, riducendo ulteriormente il carico sul motore termico e migliorando i consumi complessivi.
Perfetto per le automobili Hybrid
Il motore termico mantiene le dimensioni di 1.199 cc ed è progettato appositamente per integrarsi con il modulo elettrico. Adotta il ciclo Miller, una tecnica che ottimizza l’efficienza termica, e la potenza dichiarata si attesta tra i 100 e i 136 CV, con una coppia massima di 230 Nm.
Il cuore elettrico, ovvero il sistema DT2 di Punch Powertrain, è particolarmente performante: può erogare fino a 125 CV (92 kW) con un voltaggio nominale di 320 Volt, molto superiore ai 48 Volt utilizzati nei mild hybrid. Questa tensione elevata consente un funzionamento efficiente e una maggiore capacità di alimentare l’auto in modalità elettrica per brevi tratti, fino a circa 100 km/h.Ancora da definire la capacità esatta della batteria agli ioni di litio, ma si ipotizza un valore intorno a 1,03 kWh o superiore, raffreddata a liquido per garantire la massima affidabilità e durata.

Per quanto riguarda la trasmissione, la trasmissione DT2 è un cambio automatico a 7 marce più retromarcia, progettato per gestire coppie fino a 350 Nm e velocità di rotazione fino a 7.000 giri/min. Le frizioni sono a bagno d’olio, caratteristiche che migliorano la gestione termica e la durata del componente, mentre il meccanismo di cambio è di tipo elettrico (shift-by-wire), garantendo cambi marcia fluidi e precisi.
Il debutto ufficiale è previsto nel 2028 con il restyling della Peugeot 3008 e della Peugeot 5008. Nello stesso anno, la tecnologia verrà estesa anche alla nuova Peugeot 308, mentre nei mesi successivi sarà adottata da altri modelli Stellantis costruiti sulle piattaforme STLA Small e STLA Medium.
La produzione del nuovo motore sarà affidata agli stabilimenti di Trémery, in Francia, e di Tychy, in Polonia, confermando l’importanza strategica del motore 1.2 PureTech full hybrid per i volumi europei. Le più piccole Peugeot 208 e 2008, invece, usciranno dal progetto ibrido per passare integralmente a versioni elettriche dal 2027 in avanti.
Questa scelta riflette anche un cambio di rotta all’interno di Stellantis: dopo aver puntato fortemente sull’elettrico puro sotto la guida di Carlos Tavares, l’attuale management con Antonino Filosa ha deciso di rilanciare lo sviluppo di motori ibridi full, più adatti a rispondere alle richieste di mercato e alle normative ambientali in continua evoluzione.
Un interessante parallelo lo si può osservare negli Stati Uniti, dove il nuovo Jeep Cherokee 2026 monterà un motore ibrido da 210 CV, un 1.6 prodotto nello stabilimento di Dundee, Michigan. In Europa, la strategia è invece quella di proporre un propulsore più compatto e versatile come il 1.2 PureTech, che ben si adatta alle dimensioni e alle esigenze del mercato locale, mentre per i modelli più grandi si potrebbe ricorrere al motore americano.