
L'alternativa all'Autovelox - www.MotoriNews24.com
Dite addio ai soliti sistemi di controllo della velocità. Adesso, in alcune nazioni, si farà così. L’Italia pronta a prendere appunti.
Il controllo della velocità, in città come in autostrada, è una faccenda seria, da una parte perché la sicurezza stradale passa anche attraverso il monitorare che gli automobilisti rispettino davvero i limiti che vengono imposti dallo stato. Dall’altra, diciamoci la verità, perché a molti comuni meno popolati “fare cassa” con le multe di chi sgarra fa molto comodo e senza autovelox o rilevatori, sarebbe impossibile scoprirli tutti.
Il nostro paese, tra autovelox e tutor, è uno dei più “forniti” d’Europa se non del mondo ma la tecnologia evolve e i nuovi strumenti per pizzicare gli automobilisti che corrono troppo sono sempre più precisi e fulminei, fino a rendere anche questi metodi che la polizia già usa nel nostro paese “obsoleti” a gran velocità. Di recente, per esempio, sono entrati in campo nuovi strumenti molto importanti sotto questo aspetto.
Alcune automobili moderne come la Mazda CX80, tra l’altro criticata duramente da un’ex conducente di Top Gear per questa sua limitazione, montano già avvisi che entrano automaticamente in funzione per segnalare al conducente che sta andando troppo veloce per il limite previsto su quella specifica strada, utilizzando Google Maps per fornire queste informazioni. Ma pensate se l’auto vi facesse proprio frenare o rallentare, non sarebbe strano?
L’auto si limita da sola! Follia dagli USA
Nello Stato di Washington negli Stati Uniti il Governatore Bob Ferguson ha lanciato una bomba: entro il 2029, intenderebbe introdurre una legge per fornire le automobili dei conducenti di un vero e proprio limitatore di velocità, in grado di regolare la velocità stessa delle macchine in modo che questa non possa superare, ad esempio, i 30 chilometri orari in una zona 30 e via dicendo.

Non è ben chiaro se questo limitatore avrebbe il “potere” di rallentare automaticamente la vettura del conducente che non dovesse rispettare il limite. Appare più probabile, come succede già con alcuni ADAS come quello citato prima, che un avviso acustico e luminoso inizi a mettere al corrente il guidatore del fatto che sta commettendo un’infrazione, costringendo a rallentare o a sopportare un rumore fastidioso per chilometri e chilometri.
Iniziative come questa fanno riflettere sul libero arbitrio del conducente e ricordano molto l’Alcool Lock proposto in Italia per limitare la guida in stato di ebbrezza. E’ davvero giusto impedire ad un guidatore di andare ad una certa velocità anche, magari, di notte quando la strada è completamente sgombra o su un’autostrada senza altre auto? In Germania, con le Autobahn, succede l’esatto contrario e non si registra un tasso di incidenti maggiore. L’esperimento di Washington, se attuato, potrà sicuramente darci una risposta sull’efficacia o meno di questo tipo di misura.