pioggia motogp
L’ipotesi di rimandare un GP causa pioggia non è così remota. Solo che questa ipotesi è presa in considerazione dove è solito piovere con maggiore frequenza, e non su un tracciato costruito nel deserto. Invece l’ipotesi che piova durante un gran premio disputato su un tracciato nel deserto, è oggi tutt’altro che remota. I test della scorsa settimana di Moto2 e Moto3 sono stati pesantemente condizionati dal meteo, con la pista resa spesso impraticabile da rovesci non propriamente usuali in Qatar, visto il parallelo di riferimento. La minaccia che questa situazione si ripeta diventa ogni giorno più concreta, con le previsioni che sembrano convergere verso un fine settimana di gara funestato dalla pioggia. E’ già successo nel 2009 a Losail di dover deporre le armi e rimandare il primo gran premio della stagione al lunedì.
Secondo quanto riportato da MCN News e ripreso in Italia da GPone.com, Mike Webb avrebbe affrontato la questione assieme a Franco Uncini e Loris Capirossi, definendo “plausibile” correre il primo GP del 2017 anche in caso di pioggia. I due ex piloti avrebbero effettuato alcuni giri di pista per verificare la fattibilità, dicendo che non sarebbe impossibile correre con il bagnato. Per Webb, la decisione spetterà in ogni caso ai piloti, e solo in caso di voto unanime si procederà a disputare la gara. C’è poi da sottolineare che la Dunlop, fornitrice delle classi Moto2 e Moto3, non porterà in ogni caso gomme rain in Qatar, rendendo di fatto impossibile per i piloti delle altre due classi disputare il GP. Michelin, evidentemente allertata da Dorna, porterà in pista anche le sue soluzioni rain.
Il vero problema non è in ogni caso costituito dalle gomme, bensì dall’illuminazione artificiale del tracciato. Secondo i piloti, la visibilità sul bagnato potrebbe essere fortemente compromessa dalle luci che illuminano il tracciato rendendo possibile disputare il GP in orario serale, ma ostacolando moltissimo la visibilità in caso di pioggia, causa riflessi su un tracciato potenzialmente allagato.
C’è da dire che se si dovesse correre un GP bagnato in Qatar, questa sarebbe la conferma di quante sorprese è destinata a regalarci la stagione 2017. Una stagione che si preannuncia in ogni modo ricca di sorprese e da gustare al massimo.
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