SBK Jerez, prima vittoria per Van Der Mark e Yamaha nel 2019 - Motori News 24
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Superbike

SBK Jerez, prima vittoria per Van Der Mark e Yamaha nel 2019

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Un week end di gare quello della Superbike a Jerez decisamente movimentato e piuttosto discusso

A parte la supremazia di Bautista (ancora) sia in Gara1 che nella Superpole Race e la vittoria di Van Der Mark in Gara2 al centro delle polemiche ci sono state le penalizzazioni inflitte ad alcuni piloti ma ecco i dettagli e il perché. Rea si aggiudica la Superpole ma nonostante la posizione favorevole in Gara1 conquista e inizialmente solo il terzo posto del podio preceduto da Van Der Mark e da Bautista.

Ma perché solo inizialmente? Gara1 inizia con Bautista che in un solo giro segna un tempo (1’39’’305) che andrà a battere il record pista e di oltre un secondo fatto da Rea nel 2017 il quale in questa gara vedrà nuovamente lo spagnolo della Ducati volare via da lui fino alla bandiera a scacchi. Van Der Mark nonostante si sia dovuto trovare anche lui a combattere contro questo tempo incredibile fa una gara eccellente mantenendosi non troppo lontano dal primo e sorpassando all’ottavo giro Rea.

Lowes ha iniziato un duello all’ultimo sangue con il Campione del Mondo per il terzo posto del podio che è terminata con la caduta del pilota Yamaha all’ultimo giro dopo un contatto con Rea.

Il box Yamaha si infiamma davanti a questa caduta e la Commissione Gara convoca immediatamente Rea a fine gara. Ed ecco che lo fanno retrocedere di una posizione facendo salire Melandri ma solo virtualmente ormai sul podio e decretando la partenza per il pilota Kawasaki dall’ultima fila la domenica per la Superpole Race.

Complimenti comunque a Melandri che ha conquistato un meritatissimo terzo posto dopo una bella battaglia con il pilota Razgatlioglu e nonostante i problemi di aderenza alla gomma anteriore.

A seguire troveremo Sykes sesto, Davies settimo e un bel decimo posto per Rinaldi del Ducati Barni Racing Team e purtroppo un ritiro per Torres per problemi tecnici.

La Superpole Race la domenica sarà vinta da Bautista. In Gara2 Bautista cade già al secondo giro. A Van Der Mark e a Rea non è sembrato vero (anche perché lo spagnolo non è mai caduto se non ai test a maggio) e iniziano a spingere fortissimo per conquistare il primo gradino del podio. Con tre secondi di distacco da Rea sarà il pilota Yamaha ad uscirne vincente, un primo posto meritatissimo.

Nel frattempo però alle spalle di Van Der Mark e di Rea cadranno sia Melandri che Davies e vedranno salire Razgatlioglu sul podio. Una prestazione davvero incredibile quella del pilota del Team Puccetti che a causa di un calo della gomma non è riuscito a rimanere attaccato ai primi due ma avrebbe potuto.

Bella anche la prestazione di Rinaldi che chiude con la migliore gara fino ad ora e Gara2 sarà poi conclusa per bandiera rossa con la caduta di Kiyonari a due giri dal termine che ha portato ghiaia in pista e quindi l’impossibilità di continuare.

La caduta di Davies però, causata da Melandri che è arrivato lungo alla curva 5 trascinando con sé il pilota Ducati che ha subìto un trauma alle gambe visto che la moto gli è caduta sopra, ha causato al ravennese una penalizzazione e questa volta apparentemente davvero pesante. La commissione FIM gli ha inflitto sei posizioni in meno in griglia nella prossima Superpole Race.

Le polemiche si sono accese in brevissimo tempo in quanto sia Rea in Gara1 che Melandri in Gara2 hanno causato la caduta di un altro pilota ma il giudizio sembra essere sbilanciato tra un pilota e l’altro. Melandri nonostante l’esperienza e la consapevolezza di avere una moto meno potente di quella di Davies non avrebbe dovuto tentare un sorpasso così avventato e che ha realmente messo in pericolo sé e il pilota Ducati. Questo anche il pensiero dello stesso Davies. Melandri invece, visti questi presupposti ritiene di dover tentare traiettorie diverse approfittando di quando la Ducati gli sembri meno potente.

Ma quello che crea davvero delle perplessità è il giudizio differente tra Rea e Melandri. A Melandri sei posizioni e non la partenza dall’ultima fila. Melandri dovrà scontarlo nella Superpole Race (dove vengono aggiudicati la metà dei punti) e non in Gara1. A Rea sono state inflitte due penalità mentre a Melandri una ed entrambi hanno causato la caduta di un altro pilota.

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