
Se credi che sostituire la batteria di un'auto elettrica sia costoso, aspetta di scoprire quanto costa una batteria ibrida - motorinews24.com
Il paradosso delle batterie per veicoli ibridi plug-in. cosa c’è da sapere sui costi elevatissimi delle batterie per auto ibride ed elettriche.
Una delle situazioni più controverse nel mercato delle batterie riguarda quelle utilizzate nei veicoli ibridi plug-in (PHEV). Nel 2024, il costo medio di una batteria da 20 kWh, tipica per un PHEV, è risultato simile a quello di una batteria da 65 kWh destinata a un veicolo elettrico puro (BEV). Ciò significa che il costo per ogni kWh nelle batterie degli ibridi è più che triplo rispetto a quelle dei veicoli completamente elettrici.
Questa differenza sostanziale è dovuta principalmente alla scala e alla complessità di progettazione. Batterie di capacità ridotta, come quelle degli ibridi, hanno un’incidenza maggiore di componenti comuni come il sistema di gestione della batteria. Inoltre, gli ibridi devono lasciare spazio al motore a combustione interna, complicando il design e aumentando i costi di integrazione. Le celle utilizzate devono inoltre garantire elevate prestazioni in modalità elettrica, richiedendo soluzioni tecnologiche avanzate che riducono la densità energetica e aumentano i costi per kWh.
Secondo una stima di GreenHomePress, il costo per il cambio della batteria può variare dai 5.000 ai 20.000 euro a seconda del modello, della capacità del pacco batteria e della marca del veicolo. Ad esempio, per un Renault Scenic E-Tech con batteria da 87 kWh, il costo si aggira intorno ai 25.000 euro, mentre per una batteria da 60 kWh di un Tesla Model Y si superano gli 11.250 euro. Nei modelli più compatti, batterie da 50-60 kWh costano tra 6.300 e 11.340 euro.
Al contrario, le batterie degli ibridi convenzionali sono molto più piccole e quindi più economiche. Il costo per la sostituzione di una batteria ibrida può variare da 1.000 a 6.000 euro, a seconda se si cambi l’intero pacco o soltanto i moduli difettosi. Un Toyota C-HR ibrido, ad esempio, ha un costo di sostituzione stimato intorno ai 3.000 euro, secondo testimonianze dirette degli utenti.
Riparazioni modulari e batterie rigenerate: una nuova frontiera per il risparmio
Una pratica sempre più diffusa è quella di riparare i moduli difettosi anziché sostituire l’intera batteria. Aziende specializzate, come Autocraft, hanno evidenziato che spesso è sufficiente intervenire su circa 1,1 moduli per batteria per recuperare fino al 90% delle prestazioni originali, riducendo notevolmente i costi.

Inoltre, il mercato delle batterie rigenerate o di seconda mano sta crescendo. Con prezzi che oscillano tra 1.000 e 3.000 euro, sebbene con garanzie inferiori rispetto al nuovo.
Uno studio recente supportato da Goldman Sachs e condotto da Recurrent prevede un continuo calo del costo per kWh, che entro il 2030 potrebbe raggiungere valori tra i 32 e i 64 dollari per kWh (circa 3.200-4.800 euro per una batteria completa da 90-100 kWh). Tale cifra risulterebbe comparabile o addirittura inferiore al costo di una riparazione importante di un motore a combustione interna, segnando un punto di svolta per la diffusione di veicoli elettrici.
Nelle stime attuali, sostituire la batteria completa di un Nissan Leaf può costare tra 5.500 e 8.700 euro, senza considerare la manodopera. Per i modelli Tesla (Model 3, S, X, Y), in Italia i prezzi variano tra 9.400 e 23.500 euro, a seconda del modello e dell’età del veicolo. Per Volkswagen ID o e-Golf, si possono raggiungere cifre fino a 20.000 euro per un cambio totale, anche se questi casi sono rari.
Batterie per camion elettrici: grandi dimensioni, costi più bassi soprattutto in Cina
Nel segmento dei camion elettrici, la Cina si distingue per la capacità di produrre batterie di grandi dimensioni a costi inferiori rispetto a quelli europei e statunitensi. Qui il prezzo per kWh è meno che la metà rispetto ai mercati occidentali, dove il settore è ancora in fase embrionale.

Un altro fattore determinante è la tecnologia utilizzata: in Cina domina la chimica al fosfato di ferro e litio (LFP), che risulta circa il 30% più economica rispetto alle batterie NMC (ossido di litio, nichel, cobalto e manganese) preferite in Europa e negli USA. Sebbene le batterie NMC offrano una maggiore densità energetica – immagazzinando più energia in minor spazio e peso – la differenza si è ridotta nel tempo. Le batterie LFP possono essere caricate fino al 100% senza degradazione significativa, mentre quelle NMC sono generalmente limitate all’80% della capacità per preservarne la durata.
L’industria cinese, favorita da un enorme mercato interno e da investimenti massicci, sta consolidando una posizione di leadership globale nella produzione di batterie. Con importanti implicazioni per il mercato mondiale dei veicoli elettrici.
Questi dati aggiornati evidenziano come il costo delle batterie rimanga uno dei fattori chiave nella transizione verso la mobilità elettrica. Con un quadro in continua evoluzione che vede la Cina al centro del cambiamento tecnologico e di mercato. Le strategie di riparazione e ricondizionamento, insieme al progresso tecnologico, stanno rendendo la sostituzione delle batterie meno onerosa. Smussando uno degli ostacoli storici all’adozione di veicoli elettrici e ibridi.