Iannone e Giugliano: separati alla nascita - Motori News 24
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Iannone e Giugliano: separati alla nascita

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Secondo il nostro Ducatista Integralista, Andrea Iannone e Davide Giugliano hanno molti più punti in comune di quanto sembri. Questa è l’ultima stagione per loro in Ducati, un rapporto fatto di poche gioie e tanti dolori

Si è appena conclusa gara2 della WSBK, tenutasi sul “fiume” tedesco del Lausitzring, dove sono appena annegati i sogni iridati di Tom Sykes e dove molti piloti hanno partecipato a una gara di “tuffi” piuttosto che a una gara motociclistica.

Tra i tanti, troppi caduti, troviamo Davide Giugliano, uno che anche senza le condizioni meteorologiche avverse non è difficile trovarlo nelle vie di fuga. Per molti versi ricorda, e non credo di essere l’unico, il suo gemello diverso Andrea Iannone. Evidentemente sono stati separati alla nascita e mentre uno veniva adottato dalla famiglia ricca della MotoGP, l’altro finiva in quella della WSBK.

La WSBK è talmente povera, in confronto alla classe regina, da non avere nemmeno i soldi per pagare un professionista a redigere il suo calendario. Infatti il campionato inizia prestissimo, addirittura febbraio, per poi ritrovarsi un “buco” di oltre due mesi nella stagione estiva, rischiando di finire su piste dove imperversa il maltempo, come avvenuto al Lausitzring. Solo uno sprovveduto poteva concepirlo.

Tornando ai due piloti Ducati, Andrea Iannone e Davide Giugliano, sono entrambi piloti dal grande cuore. Velocissimi sul giro secco, dal gran temperamento in pista, sempre pronti a battagliare con gli avversari e a dare tutto per ottenere il miglior risultato possibile, ma…troppo inclini all’errore.

I loro pregi agonistici al tempo stesso diventano anche i loro limiti. Quando non riesci ad accontentarti, spesso oltrepassi la soglia che separa una grande impresa da una disfatta.

Anche se entrambi guidano due moto non facili, la Desmosedici GP e la Panigale R, al netto delle varie problematiche tecniche e anche se sono amati da molti tifosi proprio per il loro temperamento, risultano agli occhi del grande pubblico come due piloti inconsistenti. Questo si ripercuote inesorabilmente sulle rispettive carriere, soprattutto su quella di Davide Giugliano, costretto ad abbandonare la sella della Ducati ufficiale nel 2017 per far posto a Marco Melandri.

Se Andrea Iannone verrà ricordato come l’uomo che ha riportato alla vittoria la Ducati in Motogp, è vero anche i troppi errori,come quello in prova a Misano che l’ha costretto a saltare la gara e mettere in forse la sua presenza ad Aragon, hanno condizionato la sua classifica nel mondiale relegandolo all’attuale, non esaltante, settimo posto. Troppo poco per quelle che erano le aspettative iniziali.

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Davide Giugliano di contro, non è stato nemmeno per un attimo il salvatore della patria Ducati. Purtroppo per lui la sua prima vittoria in WSBK tarda ad arrivare e complice l’infortunio dell’anno scorso, è stato oscurato dal suo ingombrante e talentuoso compagno, che a suon di vittorie e staccate micidiali ha rubato il cuore dei ducatisti.

L’anno prossimo le loro strade si separeranno dalla Ducati, gli auguro il successo che non sono riusciti ad avere con le Rosse perchè ci hanno fatto emozionare, ci hanno fatto sognare…ma anche un po’ incazzare.

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