
L'auto sepolta (Historic Attractions foto) - motorinews24.com
Nelle profondità della Terra per esattamente mezzo secolo, prima di rivedere la luce. Questa storia vi lascerà davvero di sorpresa
Lo abbiamo visto spesso fare all’interno dei film, o magari letto tra le pagine dei fumetti, ma l’idea di custodire una sorta di segreto per molti anni sotto il livello del terreno è un qualcosa di davvero affascinante.
Si tratta di uno strumento molto valido che abbiamo per permettere la conservazione di un determinato oggetto per un periodo di tempo prolungato, fino, poi, a riscoperchiarne la presenza in futuro.
Qualcuno, ad esempio, per puro divertimento potrebbe procedere all’inserimento di una vera e propria capsula del tempo, ossia un contenitore che possa includere oggetti o messaggi da scoprire con molti anni di distanza.
Un effettivo messaggio a beneficio delle generazioni future, ma anche ai “se stessi” con qualche anno in più sulle spalle, in modo da tornare indietro con i ricordi e comprendere quella che era la realtà sociale, quotidiana per ciascuno di noi, decenni addietro.
Un’iniziativa sorprendente
E se vi dicessimo che sarebbe possibile per fino seppellire una macchina, con possibilità di estrarla dalle profondità solo molti decenni più tardi? E’ il caso di una Plymouth Belvedere datata 1957, una coupé di colore bianca e oro, piazzata nelle profondità della città di Tulsa, in Oklahoma, con il preciso intento di riportarla alla luce nel futuro. Era proprio il 57′ quando, nell’ambito delle celebrazioni correlate alla Settimana del Giubileo d’Oro della città, volte a ricordare il 50° anniversario dalla costituzione dello Stato dell’Oklahoma, una camera blindata sita nelle profondità del Tribunale di Tulsa divenne “parcheggio” per l’auto che sarebbe poi divenuta iconica nella storia come Miss Belvedere.

Oltre alla vettura erano presenti differenti oggetti siti sempre all’interno della camera, che avrebbero poi dovuto essere tirati fuori soltanto dopo mezzo secolo, nel 2007, così da aiutare le generazioni future a familiarizzare con la vita nel corso degli anni ’50. Tutti sapevano dove sarebbe stato possibile rinvenirla, ma nessuno si sarebbe mai azzardato a procedere con gli scavi fino a quando il termine ultimo non avrebbe fatto la sua comparsa. In merito alla decisione, Lewis Robert Sr., che presiedette l’evento e la successiva sepoltura, affermò che il modello di Plymouth rappresentasse un’eccellenza dell‘ingegno industriale americano che avrebbe dettato le mode anche dopo 50 anni.
La grande attesa e la sorpresa svelata
Poco prima di riconsegnarla effettivamente alla luce, molti si spesero circa le condizioni nelle quali l’auto sarebbe stata ritrovata, creando una netta spaccatura tra chi sosteneva che la sepoltura avesse mantenuto il veicolo intatto e chi temeva per la possibile umidità all’interno del caveau. Il 14 Giugno 2007 qualsiasi dubbio svanì: in occasione del centenario dalla nascita dell’Oklahoma, dopo 18 mesi di scavi, la co-presidentessa del comitato organizzatore, Sharon King Davis, annunciò finalmente la rimersione di Miss Belvedere.
A vincere la “scommessa” furono i più allarmati circa le condizioni in cui l’auto si sarebbe ritrovata: dopo l’esposizione pubblica venne reso noto come un quantitativo enorme di acqua aveva raggiunto il caveau, conducendo la stessa Plymouth a riportare innumerevoli danni estetici. Per questo si rivelò, successivamente, necessario procedere con la stabilizzazione del veicolo, che dovette rimanere per dieci anni in deposito, fino all’esposizione presso l’Historic Auto Attractions Museum di Roscoe, in Illinois, dove è possibile ammirarla tutt’oggi.