
Il Codice della Strada e l’abbigliamento del conducente- www.motorinews24.com
In estate, molti automobilisti si trovano a dover scegliere se mettersi al volante indossando soltanto il costume da bagno.
Ma guidare in costume da bagno è una pratica consentita dalla legge? E quali sono i rischi e le possibili sanzioni legate a questa abitudine? Un quadro completo emerge dall’analisi del Codice della Strada e delle ordinanze locali, con l’intervento della Polizia Locale a fare chiarezza sulle norme vigenti.
Secondo l’articolo 169 del Codice della Strada, il conducente deve indossare un abbigliamento che consenta “la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”. In questo senso, il costume da bagno, generalmente, non limita i movimenti necessari alla guida. Tuttavia, il Codice non specifica ulteriormente regole riguardanti il tipo di abbigliamento da indossare durante la guida.
Va precisato che la legge italiana vieta la circolazione completamente nudi per strada, poiché ciò potrebbe configurare il reato di atti osceni in luogo pubblico, ma questa norma non si applica nel caso di chi guida in costume da bagno o bikini.
Ordinanze comunali e decoro urbano: il ruolo della Polizia Locale
Il vero nodo normativo si trova nelle ordinanze comunali relative al decoro urbano. Numerosi Comuni italiani, soprattutto quelli affacciati sul litorale o con centri storici di grande richiamo turistico, hanno adottato regolamenti che vietano di circolare in costume da bagno, con il torso nudo o con abiti considerati troppo succinti al di fuori delle aree balneari.
Queste norme sono spesso applicate nei pressi di luoghi di culto, monumenti o vie dello shopping, ma in alcune località si estendono anche a chi si sposta in auto “fuori dalla spiaggia”. In città come Riccione, Sorrento o Tropea, il divieto è esplicitamente previsto, e violarlo può comportare sanzioni amministrative che variano da 25 fino a qualche centinaio di euro.
La Polizia Locale, che in Italia rappresenta un corpo di polizia ad ordinamento civile con competenze amministrative e di sicurezza pubblica sul territorio di competenza, è l’ente deputato a far rispettare queste ordinanze. Un agente particolarmente scrupoloso può quindi elevare una multa a chi si presenta al volante in costume da bagno, in base al regolamento del Comune.

Oltre all’aspetto normativo, esiste una motivazione di sicurezza che sconsiglia di guidare senza indumenti che coprano il busto. In caso di incidente o brusca frenata, la cintura di sicurezza a contatto diretto con la pelle nuda può causare ustioni anche gravi. Per questa ragione, pur non essendo vietato dalla legge, il consiglio degli esperti è di indossare sempre almeno una maglietta o un indumento leggero quando si guida, anche nelle giornate più calde.
Si suggerisce quindi, soprattutto per chi rientra dalla spiaggia, di accendere l’aria condizionata o abbassare i finestrini per rinfrescarsi piuttosto che viaggiare senza protezione sul busto.
Comportamenti a rischio e sanzioni correlate
Altre abitudini estive diffuse, come guidare con il braccio fuori dal finestrino o con una sola mano sul volante, sono anch’esse oggetto di attenzione da parte della Polizia Locale e delle forze dell’ordine. Anche se non esiste una norma specifica che vieti espressamente questa postura, può essere considerata pericolosa e sanzionata come guida imprudente ai sensi dell’articolo 140 del Codice della Strada, che impone una condotta improntata alla massima prudenza per garantire la sicurezza propria e altrui.
Le multe per queste infrazioni possono andare da 42 a 173 euro, con sanzioni prevalentemente amministrative e senza decurtazione di punti sulla patente. Durante i periodi di alta stagione e traffico intenso, tuttavia, la tolleranza delle forze dell’ordine si riduce e la vigilanza si fa più severa.