
Ritorno in F1 dopo tanto tempo (www.motorinews24.com)
Dopo una lunghissima assenza, potrebbe fare ritorno in F1: il potenziale ritorno nella massima serie automobilistica è incredibile.
La Formula Uno è una categoria automobilistica molto amata e popolare. Grazie all’enorme talento della stragrande maggioranza dei suoi piloti di punta e agli iconici marchi che fanno parte del circus, la classe regina del motorsport attira un sacco di tifosi e appassionati ogni anno. E anche nuove aziende che si approccerebbero volentieri alla disciplina in questione.
Non parliamo di sponsor e potenziali partner, ma anche di nuovi team. Oltre a Cadillac, che nel 2026 al preciso cambio di regolamento tecnico farà il suo esordio in F1, ci potrebbe essere anche un’altra scuderia pronta a disputare le oltre venti tappe del mondiale.
In questo caso, però, non parliamo assolutamente di un debutto assoluto. Si tratterebbe in effetti di un ritorno sulla scena dopo una lunga assenza. Nelle prossime righe cercheremo di approfondire in questo senso.
Ritorno in F1 dopo una lunga assenza: i dettagli a riguardo
Il team di cui vi stiamo parlando non ha uno splendido ricordo della F1, non avendo mai conquistato neanche un punto nella sua esperienza: parliamo della Caterham. Nonostante questo, però, adesso farebbe volentieri ritorno a oltre dieci anni dalla sua ultima apparizione. Non è un rumors, visto che le intenzioni del nuovo progetto sono state svelate da Saad Kassis-Mohamed, proprietario della SKM Capital. Ai microfoni di Sportstar, ha precisato di voler rilanciare la Caterham con il nome di SKM Racing.
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Il piano è chiaro, con due possibilità differenti; una transazione di cambio di controllo in un concorrente esistente o la candidatura al prossimo processo FIA come team cliente compatto, ben finanziato e con fornitura a lungo termine di PU. L’investimento iniziale, stando a quanto riportato da Soymotor, si attesterebbe sui 280 milioni di euro, mentre i dipendenti da assumere sarebbero inizialmente 230 – fino a 320 entro il terzo anno dopo l’ingresso in F1 – senza dimenticare la possibile creazione di impianti di sviluppo a Silverstone e Monaco di Baviera.
Verrebbero incluse nel progetto anche le università inglesi e tedesche tramite una collaborazione che possa portare anche alla formazione di nuovi ingegneri e professionisti vari. Entusiasmo alle stelle, insomma, tuttavia non è così semplice convincere la FIA e i team ad accogliere una nuova scuderia. Non poche difficoltà, prima di poter entrare, hanno attanagliato pure Cadillac e Andretti. Staremo a vedere come andranno le cose in questo caso.