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Altroché guerra mondiale, la Cina continua la guerra dei prezzi! Il suo spettacolare modello cala ancora di costo.
Grandi statisti come Napoleone Bonaparte, prima ancora che le automobili esistessero anche solo nel pensiero di un inventore qualsiasi, avvisavano l’Occidente di quanto la Cina avesse un potenziale immenso per diventare una delle nazioni più importanti del mondo. Chissà cosa penserebbero vedendo quanto sta succedendo sul mercato mondiale oggi che la potenza comandata da Xi Jinping ed il suo partito unico domina il mercato globale.
Anche nel campo dei motori, la Cina è ormai una realtà in grande affermazione. Certo, parliamo di una crescita non “pulitissima” e viziata da alcuni giri di capitale ad alto rischio – lo scorso anno ben 24 aziende cinesi di motori hanno fallito una dopo l’altra – ma comunque impressionate, specie per BYD che come hanno previsto gli economisti, resta pure il marchio cinese di maggiore successo dal punto di vista delle vendite.
Il marchio cinese è arrivato nel giro di pochi anni ad insidiare un nome colossale come Tesla ma soprattutto a sbarcare in tutta Europa, compresa l’Italia, con modelli dal prezzo competitivo e dalla qualità costruttiva non discutibile, come provano vari test della NCAP. Ora comunque, i costi puntano a scendere ancora. Fin dove possono arrivare i cinesi con questi modelli?
BYD abbatte ancora i prezzi. E i clienti esultano
Che la casa cinese giochi al ribasso è ormai chiaro, con i costi delle sue auto che scendono anche sotto i 10mila euro su diversi mercati in tutto il mondo. In particolare, attira attenzione la Seagull, auto entry level elettrica del marchio per eccellenza con una dotazione ridotta all’osso, cinque posti e soprattutto, pronta a sbarcare in Italia nel giro di due anni.

Stando a diversi economisti e ai vertici di Tesla che sono piuttosto preoccupati, BYD ha messo in atto una campagna di vendite molto aggressiva, arrivando a calare del 34% in più sul prezzo della BYD Seagull che adesso, vede il suo prezzo ridotto a 53mila Yuan sul mercato cinese, pari a circa 6.800 euro. Una cifra con cui onestamente, non si trova nemmeno una Saxò usata da noi.
Se queste sono le premesse, possiamo aspettarci promozioni altrettanto aggressive in Italia appena il modello sarà disponibile sperando solo che i dazi non incidano troppo su questo modus operandi dell’azienda asiatica. In ogni caso, il basso costo potrebbe attirare ancora più clienti per BYD con le rivali che ormai, non sanno più come correre ai ripari.