
La decisione dell'Unione Europea che potrebbe costare caro - www.motorinews24.com
Stando a una recente analisi, questa possibile rinuncia dell’Unione Europea potrebbe costare tanto in termini economici (e non solo). Tutti i dettagli in merito.
Una perdita di oltre 90 miliardi di euro e di circa un milione di posti di lavoro. Questo è il triste scenario generale che potrebbe palesarsi in Europa nei prossimi anni. Il motivo? Una possibile rinuncia dell’Unione Europea in merito ai piani prefissati nel corso degli anni scorsi.
Facciamo riferimento alla possibile rinuncia allo stop alle auto a diesel e a benzina dal 2035. L’Unione Europea, infatti, aveva scelto di dire stop alla vendita delle auto con motore endotermico a partire da quella data. Questa possibile decisione, però, è spesso ampiamente criticata dalle varie istituzioni di tutti i Paesi facenti parte dell’UE. Ecco, quindi, che potrebbe esserci un clamoroso dietrofront su questo stop per le auto con motore endotermico a partire dal 2035.
Questo dietrofront, però, potrebbe costare carissimo a tutti sul fronte economico e occupazionale. Sarebbe questo lo scenario futuro rivelato da una analisi di Transport & Environment. Nelle prossime righe analizzeremo gli ulteriori dettagli su questo argomento.
Questa rinuncia dell’Unione Europea potrebbe costare molto a livello economico e sull’occupazione: tutti i dettagli
Transport & Environment è la più importante organizzazione indipendente europea per quanto concerne la completa decarbonizzazione dei trasporti. Uno studio di questa organizzazione ha portato alla luce dati inquietanti. Il dietrofront dell”UE graverebbe sull’economia e sull’intera situazione sociale. In pratica, si rischierebbero fino a 1 milione di posti di lavoro e una perdita di 90 miliardi di euro.

Al contrario, invece, tutto l’intero settore automobilistico potrebbe tornare a produrre ogni anno quasi 17 milioni di auto in caso di conferma allo stop del 2035.
Queste le parole di Julia Poliscanova, senior director per i veicoli e le catene di fornitura di Transport & Environment: “Si tratta di un momento cruciale per l’industria automobilistica europea. La competizione globale sulla leadership nel settore elettrico, dalle auto alle batterie fino alle infrastrutture di ricarica, è feroce. Il successo dell’Europa dipenderà dalle decisioni politiche che si prenderanno oggi“.
Dall’indagine emerge, inoltre, che se l’Unione Europea dovesse confermasse i suoi piani per il 2035 sulle emissioni di Co2 per le vetture elettriche, allora il valore economico di tutto il settore salirebbe dell’11% rispetto ai livelli di oggi e si creerebbero ulteriori posti di lavoro.