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Ricordi questo storico modello italiano? Un nostro compatriota ha scelto di spingerlo al limite!
Un viaggio da Barcellona a Tokyo in una Fiat Marea è l’epica avventura di Fabio Belnome, un giovane catalano che ha deciso di sfidare le convenzioni e i limiti del possibile. Attraversando 36 paesi e percorrendo 25.000 chilometri in soli 64 giorni, Fabio ha dimostrato che anche le auto più modeste possono affrontare le sfide più ardue. La sua storia è un esempio di determinazione, passione e, soprattutto, amore per l’avventura.
La Fiat Marea, una berlina prodotta tra il 1996 e il 2003, non è esattamente l’auto che ci si aspetterebbe per un viaggio epico. Con un motore 1.6 benzina da 103 cavalli, è più conosciuta per il suo comfort che per le sue prestazioni straordinarie. Eppure, Fabio ha trovato in questa vettura il compagno ideale per la sua avventura. “Più che essere tu a scegliere l’auto, è l’auto a scegliere te”, ha dichiarato Fabio in un’intervista, sottolineando come la Marea fosse l’unica vettura disponibile che superasse i controlli tecnici necessari per il suo viaggio.
L’inizio dell’avventura
Il 16 marzo 2025, Fabio ha dato il via alla sua avventura, partendo da Barcellona con la sua Marea. L’itinerario lo ha portato attraverso paesaggi mozzafiato, culture diverse e una serie di sfide che avrebbero messo alla prova anche i viaggiatori più esperti. “Ogni giorno era una scoperta, un’opportunità per imparare e crescere”, ha raccontato Fabio, mentre descriveva la sua esperienza di attraversamento dell’Europa dell’Est e dell’Asia centrale.
Tra le tappe significative del suo viaggio ci sono state soste in paesi affascinanti come la Georgia e l’Azerbaigian, dove ha potuto assaporare una cucina ricca e variegata. “In Georgia, ho assaggiato il khachapuri e ho capito quanto la cultura gastronomica possa unire le persone”, ha raccontato Fabio, evidenziando come il cibo sia un potente veicolo di connessione tra culture diverse.

Affrontare 25.000 chilometri in una berlina di 25 anni non è stato privo di difficoltà. Fabio ha dovuto gestire problemi meccanici, imprevisti logistici e la necessità di adattarsi a stili di guida molto diversi. “In Asia centrale, la guida è molto più aggressiva. Ma a Barcellona, di venerdì pomeriggio, la situazione non è molto diversa da Biskek”, ha osservato, confrontando il traffico di casa con quello dell’Asia centrale. Questo contrasto ha offerto a Fabio un’ulteriore prospettiva sul modo in cui le culture automobilistiche si differenziano, influenzate da fattori sociali e politici.
Un aspetto sorprendente del viaggio è stato il costo della vita nei vari paesi attraversati. In Iran, ad esempio, un pieno di benzina costava solo due euro, un prezzo incredibilmente basso rispetto ai costi elevati dei pedaggi autostradali in Francia. “Queste esperienze mi hanno fatto riflettere sulle differenze economiche e culturali tra i vari paesi. Ogni nazione ha le sue peculiarità, e questo è ciò che rende il viaggio così affascinante”, ha affermato Fabio.
L’epilogo del viaggio
Un paradosso curioso riguarda la situazione di Fabio al suo ritorno a Barcellona. Nonostante la sua auto economica abbia attraversato decine di paesi, non può circolare nella sua città natale a causa della mancanza dell’etichetta ambientale DGT richiesta dalle normative locali. Questo esempio sottolinea come le regole di sostenibilità urbana possano talvolta creare situazioni surreali, evidenziando la dicotomia tra la vita urbana moderna e le avventure on the road.
La tappa finale del viaggio è stata Tokyo, dove Fabio ha trascorso 20 giorni esplorando la capitale giapponese. Nonostante la conclusione del suo itinerario, la Marea non smetterà di viaggiare: “La metterò su una nave e vedremo in quale porto arriverà”, ha dichiarato, lasciando intendere che la sua avventura potrebbe continuare ben oltre i confini nipponici.