MotoGP

Valentino Rossi in SBK: quante possibilità ci sono realmente?

E’ bastato che Gregorio Lavilla facesse il nome di Valentino Rossi associato alla SBK perchè il mondo del web si scatenasse. Ma la verità è piuttosto diversa

Rossi sbarca in SBK? No. Non adesso almeno, non nell’immediato e probabilmente neanche in un futuro tanto prossimo. Valentino Rossi correrà in MotoGP fino almeno alla naturale scadenza del contratto con Yamaha, che vale fino alla fine della stagione 2018, ed ha più volte detto che vuole rinnovare questo contratto qualora si sentisse ancora all’altezza per lottare al top. C’è motivo per credere che non lo sia da qui a un anno? Onestamente no. A 39 anni suonati Valentino Rossi dovrà dire basta con la MotoGP? Perchè?

Dovrebbe farlo perchè non sarà più competitivo? Non è dato sapere quale sia la sua condizione fisica da qui a due anni, ma anche nel 2013 sembrava che non sarebbe mai più stato in grado di lottare per il mondiale e dopo quattro anni, è ancora lì e se la sta giocando praticamente alla pari di un folto gruppo di imberbi spagnoli con la presenza di un indiavolato Dovizioso.

Forse dovrebbe passare in SBK perchè lì ha maggiori possibilità di vittoria? Ecco, questa secondo noi è una discreta “corbelleria”. Quando Max Biaggi è sbarcato in SBK, ha vinto alla prima gara, in una magistrale prima manche del Qatar nel 2007 (clicca qui per la storia della gara!) , contro la crema della storia del mondiale riservato alle derivate di serie. All’epoca in pista contro Max c’erano Bayliss, Haga, Corser, Toseland. E Biaggi ci mise altri 3 anni prima di fare suo il campionato, con la vittoria targata Aprilia 2010. Si è poi anche ripetuto due anni dopo, nel 2012, prima di ritirarsi da campione a quarantuno anni.

Ma la vera domanda è questa: cosa avrebbe fatto Max se fosse rimasto in MotoGP? Secondo noi la risposta è semplicissima: sarebbe rimasto al top, avrebbe vinto delle gare e probabilmente avrebbe anche avuto la possibilità di giocarsi nuovamente il titolo. Il nocciolo della questione è che se un pilota è davvero veloce, può esserlo in qualsiasi categoria. Se Valentino si sentirà competitivo, state certi che resterà in MotoGP anche oltre il 2018 e per lui restare competitivo, non significa necessariamente vincere il mondiale. Per un pilota come Rossi, con un curriculum impressionante, essere competitivo significa arrivare in pista ogni volta con una concreta possibilità di lottare almeno per il podio. Non deve dimostrare niente a nessuno, può correre per il gusto di farlo. Dalla sua poi Valentino ha una esperienza semplicemente immensa, che non potrà mai essere neanche lontanamente pareggiata da quella dei suoi avversari.

Tutti i suoi rivali possono contare su una carta d’identità che li aiuta, ma il bagaglio di situazioni, esperienza e cattiveria agonistica di Rossi, sono ineguagliabili per chiunque. Gregorio Lavilla ha dichiarato che gli piacerebbe avere Valentino Rossi anche solo come wild card in qualche round del mondiale per derivate di serie, ma finchè ci sarà una possibilità per Rossi di vincere in MotoGP, state pur certi che non cederà alle tentazioni targate SBK. C’è da sottolineare che Rossi ha sempre avuto in ogni caso grande considerazione del mondo SBK, e che proprio durante un test con la Yamaha R1 del 2010 conobbe Silvano Galbusera, apprezzando quanto il livello tecnico del campionato fosse elevato.

ROSSI & EDWARDS

Quando Valentino Rossi smetterà con la MotoGP, sarà difficile vederlo correre regolarmente in SBK, ma di certo correrà per altre sfide su due ruote. Lo immaginiamo in una wild card a Misano, nella “sua” Misano. Oppure in gara alla 8 Ore di Suzuka, gara che ha già corso due volte vincendo l’edizione 2001. Poi c’è tutto l’universo a quattro ruote, e la sua passione per i Rally e l’eventualità di disputare qualche Endurance a ruote coperte, non è assolutamente da scartare. Insomma la SBK forse potrà vantarsi di veder correre in pista assieme ai suoi campione un nome di peso come quello di Valentino, ma quel momento è piuttosto lontano. Tutte le energie di Rossi sono concentrate sulla MotoGP, e lo resteranno per molto tempo ancora.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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