
Cos'è veicolo di interesse storico (www.motorinews24.com)
Per i possessori di veicoli storici ultraventennali, ottenere il certificato CRS “veicolo di interesse storico” è fondamentale.
Per i possessori di veicoli storici ultraventennali, ottenere il certificato CRS “veicolo di interesse storico” è fondamentale non solo per attestare il valore storico del mezzo, ma anche per accedere a benefici fiscali e deroghe ai blocchi del traffico nelle aree urbane a limitazione della circolazione. Questo documento, infatti, consente di usufruire di agevolazioni come la riduzione del 50% sul bollo auto e la possibilità di circolare in zone a traffico limitato (ZTL) come la Fascia Verde di Roma.
Cos’è il certificato di rilevanza storica (CRS) e a cosa serve
Il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) è la certificazione ufficiale che attesta il valore storico, l’autenticità e le caratteristiche di un veicolo classificato come storico. Per essere riconosciuto come tale, un veicolo deve avere almeno 20 anni dalla data di immatricolazione o costruzione. Il CRS è rilasciato dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o da uno qualsiasi dei club federati riconosciuti, dopo una valutazione approfondita da parte della Commissione Tecnica dell’ente.
La validità del certificato è di 10 anni e deve essere rinnovata ogni volta che il veicolo cambia proprietario. Dal 2010, con il DM 17 dicembre 2009, il CRS ha sostituito il precedente certificato delle caratteristiche tecniche, regolando la circolazione, la revisione e la reimmatricolazione dei veicoli storici.
Il certificato non è obbligatorio per legge, ma è indispensabile in diverse circostanze: per la reimmatricolazione del veicolo, per le revisioni periodiche – da effettuarsi ogni due anni – e per ottenere vantaggi fiscali come lo sconto sul bollo e riduzioni sul premio assicurativo.
Visualizza questo post su Instagram
Per ottenere la classificazione di veicolo d’interesse storico è necessario seguire un iter preciso. Prima di tutto, il veicolo deve essere inserito nella lista di salvaguardia dell’ACI o essere iscritto a uno dei Registri di Marca (come Alfa Romeo, Fiat, Lancia) o alla Federmoto per i motoveicoli.
Il passo successivo è la richiesta del CRS, che può essere effettuata online tramite il portale dell’ASI o con l’ausilio di un club federato. Una volta ottenuto il certificato, sarà necessario aggiornare la carta di circolazione presso gli uffici territoriali della Motorizzazione Civile o tramite un’agenzia di pratiche auto autorizzata, attraverso l’apposizione di un tagliando adesivo che attesta la classificazione di veicolo storico. Questo tagliando ha la stessa valenza di quelli per le revisioni o per il passaggio di proprietà.
Documentazione e modalità di richiesta
Per richiedere il certificato CRS sono necessari pochi documenti fondamentali:
- Carta di circolazione originale o copia fronte/retro leggibile
- CRS originale o documento che attesta l’iscrizione del veicolo ai Registri di Marca o Federmoto
- Documento d’identità valido dell’intestatario
- Codice fiscale dell’intestatario
- Eventuale delega se la richiesta è presentata da un terzo
La richiesta può essere gestita autonomamente o tramite uno studio di consulenza automobilistica. Nel caso di una procedura in autonomia, è necessario compilare il modulo TT2119 disponibile sul Portale dell’Automobilista e effettuare due versamenti tramite bollettino postale (10,20 euro sul conto 9001 e 16 euro sul conto 4028 intestati al Dipartimento Trasporti Terrestri).