
L’eredità della Alfetta e la sua influenza sul futuro- www.motorinews24.com
Il mondo degli appassionati di Alfa Romeo è in fermento per le voci riguardanti il possibile ritorno della leggendaria Alfetta.
Anche se ufficialmente non è stata ancora confermata, la nuova Alfetta rappresenta una delle ipotesi più suggestive per il futuro prossimo del marchio del Biscione.
Secondo le indiscrezioni più accreditate, la prossima Alfetta potrebbe essere realizzata sulla piattaforma STLA Small, con una lunghezza di circa 4,3 metri, e la produzione affidata allo stabilimento di Pomigliano d’Arco. Questo progetto punterebbe a collocare la nuova vettura esattamente tra la Junior e la Tonale, creando un segmento intermedio che offrirebbe agli appassionati una nuova e interessante alternativa.
La nuova Alfetta non sarà una berlina tradizionale, ma una fastback dal design sportivo con influenze crossover, caratterizzata da uno stile dinamico e aerodinamico tipico dell’heritage Alfa Romeo. La compattezza dell’auto non comprometterà la sua aggressività estetica, con linee tese e dettagli che richiamano la sportività insita nel DNA del marchio. Come da tradizione, è prevista una versione top di gamma Quadrifoglio, pensata per regalare emozioni forti agli alfisti più esigenti e fedeli alla leggenda del Biscione.
Questa nuova vettura si propone come un’alternativa più sportiva e contemporanea rispetto alle attuali Junior e Tonale, le quali, peraltro, sono in procinto di ricevere un restyling che ne uniformerà lo stile, avvicinandole ulteriormente alla filosofia estetica della futura gamma, che includerà anche modelli come la nuova Giulia e la rinnovata Stelvio.
La storica Alfetta: un’icona Alfa Romeo degli anni ’70 e ’80
L’originale Alfa Romeo Alfetta fu prodotta dal 1972 al 1984 e rappresentò una rivoluzione per il marchio. Nato per sostituire le serie 1750 e 2000 Berlina, il progetto della Alfetta portò innovazioni tecniche e stilistiche importanti, come il sistema transaxle (cambio posteriore integrato con differenziale) che migliorava la distribuzione dei pesi e la tenuta di strada. Questa soluzione, ideata da Giuseppe Busso, fu una delle più avanzate per il settore delle berline sportive di quell’epoca.
Disegnata da Giuseppe Scarnati e con un apporto marginale di Giorgetto Giugiaro per la versione coupé, la Alfetta si presentava con linee squadrate e pulite, tipiche degli anni Settanta, e un caratteristico frontale con doppi fari circolari e la celebre calandra scudetto. La vettura era disponibile sia in versione berlina che coupé (Alfetta GT e GTV), entrambe caratterizzate da un design semplice ma estremamente funzionale e sportivo.
Gli interni erano essenziali ma curati, con una plancia ricca di strumenti e dettagli come inserti in radica nelle versioni più prestigiose. Il comfort era buono per l’epoca, anche se il tunnel centrale gonfio a causa del posizionamento del cambio posteriore limitava un po’ lo spazio per il passeggero centrale posteriore.
Dal punto di vista meccanico, il motore bialbero da 1779 cm³ con alimentazione a carburatori Weber garantiva prestazioni brillanti, mentre l’adozione di un raffinato sistema di sospensioni posteriori De Dion assicurava un’ottimale tenuta su strada, consolidando la reputazione dell’Alfa Romeo come produttrice di vetture sportive di alto livello.

La nuova Alfetta sembra voler riprendere questo percorso di innovazione e sportività, adattandolo alle esigenze contemporanee che vedono una crescente attenzione verso soluzioni ibride ed elettriche, ma senza rinunciare al piacere di guida e alla personalità che da sempre contraddistinguono Alfa Romeo.
Le dimensioni previste della nuova vettura, intorno ai 4,3 metri di lunghezza, richiamano quelle della storica berlina, ma la nuova configurazione fastback e il design moderno la renderanno un prodotto più versatile e al passo con i tempi, capace di attrarre anche i clienti più giovani e attenti alle tendenze di stile.
Inoltre, l’integrazione della versione Quadrifoglio con caratteristiche da sportiva pura conferma la volontà di Alfa Romeo di continuare a puntare sull’emozione e sulle performance, elementi distintivi del marchio sin dalla sua fondazione nel 1910.
Con il rinnovamento della gamma e il ritorno di un nome così iconico, Alfa Romeo intende rafforzare la propria posizione nel mercato premium, proponendo modelli che uniscono tradizione e innovazione, design elegante e tecnologia all’avanguardia. Il tutto mantenendo viva la passione che da sempre anima i suoi estimatori, pronti a emozionarsi anche con la nuova Alfetta.