
Le vere regole - www.MotoriNews24.com
Ci sono dei casi in cui non sei al sicuro nemmeno sulle strisce pedonali? La legge potrebbe stupirti, ecco quando fermarsi è opzionale.
Da che mondo è modo gli attraversamenti pedonali sono sempre un luogo in cui bisogna ridurre la velocità anche se alcuni guidatori più spericolati non sembrano comprenderlo o, nel peggiore dei casi, ignorano totalmente i segnali che invitano a farlo. Per ovviare a questo problema, i governi europei hanno inventato sistemi di ogni genere, anche se non sempre hanno effettivamente trovato un buon responso.
In Inghilterra? Ci sono i cosiddetti “lollipop man”, incaricati di far attraversare i bambini davanti alle scuole sulle strisce pedonali brandendo un cartello con scritto “STOP” che ricorda un enorme lecca lecca, da qui il nomignolo. In Scandinavia? Ci sono alcuni paesi dove si trovano vere e proprie strisce pedonali in 3D che spingono chiunque a rallentare. In Italia? Abbiamo dossi artificiali per far rallentare le macchine.
Viene però da chiedersi, guardando anche all’altro protagonista della faccenda cioè il guidatore, se sia sempre obbligatorio frenare di fronte ad un attraversamento pedonale o se il CDS prescriva alcune situazioni limite in cui attraversamenti pedonali con o senza dissuasori di velocità possano essere affrontati a velocità normale. La realtà è più complessa di quello che si può pensare.
Se non ti fermi, non sempre paghi
Secondo l’articolo 191 un guidatore è comunque tenuto a ridurre la velocità in presenza di un attraversamento pedonale. Del resto, molte aree urbane impongono comunque la Zona 30 ossia il limite di velocità di 30 chilometri orari che rende di fatto impossibile accelerare troppo in presenza di un’area pedonale. I pedoni dal canto loro devono attraversare esclusivamente sulle strisce, pena una multa che oscilla tra i 26 e 102 euro in accordo con l’articolo 190.

Il guidatore che non dà la precedenza al pedone rischia una multa da 167 a 655 euro. Ma c’è un caso molto chiaro in cui se avvenisse un incidente il guidatore potrebbe dimostrare il concorso di colpa del pedone: attraversare in modo distratto, “lanciandosi” sulle strisce o consultando lo Smartphone invece che guardando nel senso di marcia delle auto può costare caro anche al pedone.
Questo è l’unico caso in cui il conducente, sulla carta, potrebbe non doversi assumere la colpa – e la multa – per non aver dato precedenza al pedone e sfangarla, anche se chiaramente, affrontare un’attraversamento pedonale a 80 chilometri orari sfocerebbe in un altro illecito. Il superamento del limite di velocità in città. Come abbiamo visto tuttavia è richiesta la massima attenzione da parte dei pedoni che attraversano, non solo da parte degli automobilisti, in vista di queste zone con le famose “zebra crossino”.