F1, Binotto all'attacco: «In Bahrain per vincere. Il nostro motore...»
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Formula 1

F1, Binotto all’attacco: «In Bahrain per vincere. Il nostro motore…»

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Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha parlato in conferenza stampa del motore e degli obiettivi del team

In vista dell’inizio del campionato di F1, il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha parlato in conferenza stampa con alcuni media.

TEST – «L’obiettivo primario dei test era cercare di girare con consistenza per acquisire più dati possibili. Quello di quest’anno è un progetto completamente nuovo, in cui a cambiare non è solo il concetto aerodinamico ma anche il modo in cui la vettura si comporta rispetto al passato. Da questo punto di vista non avevamo riferimenti. Bisognava ricostruire una correlazione tra il comportamento in pista e quello che noi abbiamo in primis immaginato (pensandolo e progettandolo) e poi visto negli strumenti a Maranello».

DATI – «Quando dico che sono soddisfatto è perché abbiamo trovato un buon livello di correlazione. La macchina si è comportata come ci aspettavamo, sia in fase di variazione degli assetti, sia per quanto riguarda i limiti della vettura. Sono gli stessi che si abbiamo visto in pista. Anche se dovessimo avere una buona macchina in Bahrain, non esulterei troppo perché servirebbero altre gare per confermare la prestazione ed evitare che sia semplicemente una illusione».

BUDGET CAP – «Da questa stagione, la capacità di sviluppo non è solo creativa, ma c’è anche un limite del tetto di spese che pesa su ognuno di noi in modo diverso per come siamo fatti, strutturati e come interpretiamo il regolamento. Sarà una variabile importante quest’anno, che potrebbe influenzare un risultato sportivo».

PRIMA GARA – «Come siamo messi lo scopriremo alla prima qualifica e alla prima gara. Credo che comunque saremo competitivi, quanto non lo so; può essere due decimi davanti, due decimi dietro. La Red Bull mi è sembrata molto forte, Verstappen soprattutto. Magari una RB18 ci starà davanti mentre l’altra dietro. Arriveremo in Bahrain ad un livello in cui potremo competere e se ci sarà una differenza, non sarà incolmabile. Il punto di partenza è buono, quanto lo scopriremo sabato».

OBIETTIVO – «No, non firmerei per la seconda posizione. La nostra ambizione è poter competere, vogliamo poter lottare ad ogni gara e quindi in partenza non voglio firmare per un secondo posto. Non ho comunque la presunzione di dire che non possa essere un risultato soddisfacente, ma ho l’ambizione di andare alla prima per vincere».

MOTORE – «In pista, sulla nostra F1-75, il fenomeno del porpoising interveniva oltre i 250-270 km/h, una velocità a cui non arriviamo in galleria del vento poiché siamo limitati per regolamento a 180 km/h (50 m/s). Per il poco che abbiamo visto, siamo al livello degli altri. Sicuramente non meno, forse qualcosina in più. Ma non è una conclusione».

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