
Addio all'accessorio - www.MotoriNews24.com
Sta sparendo e tutti fanno finta di nulla. Quali sono i rischi di questo nuovo trend nel mondo delle automobili.
Possiamo dire senza troppi complimenti che le automobili che guidiamo oggi, nel 2025 sono davvero molto diverse da quelle che potevamo comprare e condurre anche solo una ventina di anni fa. La tecnologia avanza implacabile: monitor per l’intrattenimento, ADAS, AirBag per tutti i passeggeri, AI e autopilot o motori elettrici sono tutti componenti che mai ci si sarebbe aspettati di trovare sulle vetture in passato.
I veicoli stanno aggiungendo tanti feature a bordo…ma stanno anche progressivamente rinunciando a molti componenti. Tra le più grandi scomparse con cui i guidatori hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni, troviamo l’accendisigari, il cambio manuale e le manovelle per i finestrini, queste ultime ormai completamente rimpiazzate da alternative elettroniche più veloci e funzionali.
Una componente su tutti, però, lascia davvero un vuoto dentro perché era il simbolo di viaggi poetici, fatti cantando a squarciagola i migliori dischi degli anni 70, 80 o 90 con gli amici, il sostituto dei mangianastri e l’antenato del lettore CD e delle piattaforme di streaming musicale. Stiamo parlando dell’autoradio, un accessorio a cui sembra che le case produttrici si siano ormai decise a rinunciare del tutto o quasi.
Addio all’autoradio: perché è un rischio
In un’intervista a Massimiliano Capitanio, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la Radio RTL 102.5 ha analizzato come questo possa diventare non solo fonte di nostalgia ma anche un vero e proprio problema, con molti produttori che hanno già del tutto rinunciato alle autoradio: l’ultimo a farlo in ordine temporale è stato Subaru, ma non è certo l’unico.

“Tutti andrebbero educati all’utilizzo di un meraviglioso strumento, che è la radio, che stanno uscendo in produzione non più con la classica autoradio, in grado di garantire quello che prevede il codice della comunicazione”, l’allarme di Capitanio che riguarda soprattutto un pensiero non banale: l’avvento di porte USB e simili toglie di fatto a chi guida la possibilità di ascoltare notizie, programmi e interviste importanti in macchina.
Una “deficienza” nelle comunicazioni che rischia di limitare molto la possibilità delle persone di informarsi o anche solo di seguire un programma come lo steso RTL 102.5 che in questo modo, rischia assieme a molti altri di essere affossato. In merito, il commissario riflette: “Dal nostro punto di vista, come autorità di controllo e di garanzia sulle comunicazioni, questo è un allarme che abbiamo segnalato con una nota ufficiale anche al Governo”. Da notare anche che la radio ha un enorme vantaggio sugli Smartphone ossia che in caso non ci sia rete, funziona lo stesso…