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Una Honda MotoGP al Tourist Trophy

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Le migliori idee nascono davanti un’ottima birra. La Guinnes che stavano bevendo il titolare della Padgett e un suo cliente doveva essere davvero fantastica per avergli fatto venire un’idea come questa: schierare una RC213V-S al Tourist Trophy con in sella Bruce Anstey

Quest’anno il Tourist Trophy sarà davvero uno spettacolo da non perdere. In questi giorni infatti iniziano le prime prove libere, in previsione della gare che termineranno il 10 giugno. Scenderanno sul tracciato tutti i big ed i newcomer, pronti ad affrontare il mitico Mountain alla ricerca della perfezione in sella. Ma tra i newcomer dotati di un motore, ci saranno due debuttanti davvero di lusso. La Suter MMX 500, ultimo mostro a due tempi ad essere costruito dalla Factory svizzera, e la Honda RCV213V-S, vale a dire la versione stradale della moto di Marc Marquez e Dani Pedrosa.

Un vero scontro tra epoche quello che ci apprestiamo a vivere sul tracciato di Man in occasione del Tourist Trophy 2016, con una interpretazione in chiave moderna delle 500 due tempi che sono estinte da anni e la versione stradale del prototipo a quattro tempi più avanzato che esista. Due filosofie così lontane troveranno un teatro di scontro davvero unico nel TT. La conferma della partecipazione da parte della Suter era avvenuta già qualche mese fa e i fan di tutto il mondo sono impazienti di ascoltare l’inconfondibile sibilo del due tempi di grossa cilindrata mentre sfreccia tra i muretti dell’isola portata al limite da Ian Lougher. Ma è solo di oggi la conferma che potranno anche gustarsi un rombo molto più cupo e tutto Made in Japan, cioè quello della RC213V-S.

Bruce Anstey ha stabilito vari record nelle road races e l’ultimo riguarda la velocità massima in gara, fatta registrare alla NW200 in sella alla Honda CBR 1000 rr del Team Padgett’s in 337 km/h. Il pilota neozelandese può vantare un palmares che conta dieci vittorie al Tourist Trophy e questa ennesima sfida potrebbe portarlo ad infrangere nuovi record. Secondo il racconto di Clive Padgett, l’idea di far correre una RCV al TT è nata proprio davanti alla famosa Guinnes bevuta assieme ad uno dei fortunati compratori di questa moto. Secondo questo facoltoso appassionato, sarebbe stato grandioso vedere sfrecciare quel missile giù per Bray Hill. L’idea ormai era ben piantata e c’è voluto poco perché Padgett decidesse di concretizzarla.

Mr. Soichiro Honda portò le sue prime moto da gara proprio qui, al Tourist Trophy del 1959. Per cui Padgett è sicuro di stare portando avanti con onore quello stesso spirito e quella identica filosofia nel racing che ha reso grande la Casa di Tokyo. Il team owner ha ovviamente sottolineato le enormi difficoltà nell’adattare un prototipo come questo alle esigenze del TT, con la necessità di costruire tantissimi pezzi totalmente da zero. Ma l’impegno è stato ripagato e Bruce Anstey ha accettato la sfida. La moto che correrà passa di slancio i 200 cv alla ruota e ovviamente ha tutte le componenti del Kit Racing Honda che viene venduto assieme alla moto. Sono stati creati da zero nuove sospensioni, nuovi cerchi ed alcuni rinforzi che permettessero a quel telaio di reggere le sollecitazioni così particolari a cui è sottoposta una moto al TT.

Adesso è il momento di aprire le danze tra questi due veri mostri a due ruote strappati ai sogni e messi a correre uno contro l’altro sul circuito più bello del mondo. Una grande occasione per rivivere quel momento magico che il motociclismo ci ha regalato nel 2002, quando si affrontarono in pista anche se solo per una stagione le gloriose GP 500 2T e le nuovissime MotoGP 1000 che erano appena sbarcate sul pianeta terra. Secondo Eskil Suter, la sua moto può dare parecchio filo da torcere a questi mostri grazie alle tecnologie che oggi sono disponibili e che avrebbero forse anche a quell’epoca permesso ai mostri a due tempi di sopravvivere. Per Clive Padgett, patron dell’omonimo team, si tratterà invece di concretizzare un sogno e di consegnare nelle mani del suo amatissimo pupilllo Bruce Anstey “la miglior moto al mondo”.

Questa lotta tra veri titani non rappresenta il confronto tra due grandi Case motociclistiche, né ci consegnerà la verità assoluta sulla supremazia del due tempi rispetto al quattro tempi. Ma sarà il momento in cui due bellissimi sogni si incontreranno, sfidandosi in un posto leggendario su un tracciato magnifico. Qualsiasi cosa ci possa mai dire la classifica delle gare, dovrebbero dare un premio speciale a Suter e Padgett per le badilate di emozioni che ci regaleranno in questo TT 2016, uno dei più attesi degli ultimi anni.

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