
Benzina, aumenti in vista (www.motorinews24.com)
Purtroppo, a quanto pare, la benzina presto potrebbe essere nuovamente in rialzo: il prezzo atteso è spaventoso.
Purtroppo, era nell’aria la sensazione dopo l’ennesimo evento che ha scatenato una grande crisi nel mondo. Parliamo del conflitto fra Iran e Israele, che rischia di alimentare anche un aumento dei prezzo del carburante. A preoccupare particolarmente nelle ultime ore, è la benzina, che potrebbe aumentare considerevolmente.
Certo, niente è ancora certo, e per il momento si tratta soltanto di speculazioni, che di sicuro non sono affatto tranquillizzanti per quanto riguarda gli automobilisti di tutta Italia.
E a quanto pare, molto presto – e molto prima di quanto potremmo anche solo lontanamente immaginare – la benzina potrebbe tornare a costare la bellezza di 2 euro al litro. Ma com’è possibile, ed è davvero concreta come eventualità? Nelle prossime righe cercheremo di capire insieme tutto quello che c’è da sapere effettivamente a riguardo.
Benzina a 2 euro al litro: l’eventualità preoccupa milioni di italiani
Come abbiamo detto, il rischio di ritornare ai 2 euro al litro, per quanto permane la benzina, è davvero alto. Purtroppo lo zampino ce lo mettono sempre le guerre. La tensione geopolitica sfociata in una crisi fra USA, Israele e Iran, oltre a quella già nota fra Russia e Ucraina, stanno portando a un aumento considerevole del petrolio e del prezzo dei carburanti alla pompa. E poi c’è da considerare la chiusura dello stretto di Hormuz, che può avere ripercussioni sulle imprese italiane e conseguentemente sui cittadini italiani.
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Ma chi lo dice? Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi, che hanno tentato di calcolare gli effetti delle tenisioni sulle tasche di chi vive in Italia. Fermo restando che i prezzi hanno già subito un rialzo nelle scorse settimane, potrebbe aumentare ulteriormente con la chiusura dello stretto di Hormuz. Se il petrolio arrivase a costare 100 dollari al barile, sarebbe più che lecito aspettarsi prezzi alla pompa attorno ai 2 euro sia per benzina che per diesel.
Basti pensare che, rispetto alla prima settimana di giugno, un pieno di benzina costa circa 3 euro in più. Per quanto riguarda il diesel, invece, l’aumento supera i 4 euro. Insomma, è chiaro che stiamo parlando di una situazione molto delicata e dura da contrastare, specialmente perché si tratta di un qualcosa che non dipende da nessuno se non da chi guida il mondo in questo esatto momento storico. Sperando che, chiarament, non peggiori sempre di più una situazione già di per sé molto critica.