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La Superbike sbarca in Thailandia

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Tutto pronto per l’inizio delle danze sul tracciato di Buriram in Thailandia, dove da domani i piloti inizieranno a girare. Della partita anche Baiocco sulla Panigale del VFT

Il primo round del mondiale a Phillip Island ha fatto entusiasmare, con gare bellissime e tantissime emozioni da cui partire per costruire una splendida stagione di gare. La doppietta di Jonathan Rea ha chiarito a tutti che la Ninja verde con il n°1 vuole recitare la parte della lepre, ma le ottime performance di Davies ed il podio di Giugliano in gara due possono rappresentare il punto di partenza per la rivincita Ducati.

L’anno scorso questo tracciato ha ospitato per la prima volta il mondiale, ed era stato proprio l’irlandese della Kawasaki a fare il vuoto in entrambe le manches. Il suo compagno Tom Sykes offrì una prestazione davvero opaca, vittima del solito crollo nella seconda parte di gara. L’avversario più credibile per Rea fu l’inglese Leon Haslam, capace di raccogliere con l’Aprilia due secondi posti e mostrandosi in forma dopo la vittoria in Gara 1 in Australia.

Anche Jordi Torres fece due ottime gare in sella alla RSV4 gemella, quindi è plausibile che il tracciato sia particolarmente congeniale alla moto di Noale. Ottima notizia questa per la Ioda Racing. Lorenzo Savadori ha fatto sognare nel round di apertura del mondiale, e nonostante anche in questo caso sia costretto a correre su un tracciato che non conosce, potrebbe rivelarsi un’ottima sorpresa del round. Da Alex De Angelis speriamo tutti di ricevere quei segnali di crescita che con calma potranno portare il pilota a competere per le posizioni che gli competono.

La pista tailandese è un oggetto sconosciuto anche per un altro nome illustre della griglia, vale a dire Davide Giugliano, che l’anno scorso aveva ceduto la sella della sua Panigale a Troy Bayliss. A Davide piacciono i tracciati definibili “tricky”, come sembra essere Buriram, quindi le possibilità di concretizzare due ottimi risultati ci sono. Chaz Davies ha il compito preciso di battere Rea e cercare di non far prendere al campionato una piega a tinte verdi. Il gallese non ha perso morale dopo la caduta di gara 2 a Phillip Island e siamo certi che tenterà di invertire da subito la tendenza.

Chi potrebbe rappresentare una sorpresa è l’inglese Alex Lowes, che nella passata stagione in sella alla vetusta Suzuki GSX-R 1000 riuscì a conquistare due podi insperati su questa pista, segnando anche il terzo tempo in qualifica. Segni evidenti di un grandissimo feeling con il tracciato, che potrebbe essere l’arma migliore per rifarsi in sella alla sua R1 dopo la deludente apertura in Australia.

Un altro pilota che ha davvero grandi possibilità di fare bene è il nostro Matteo Baiocco, che torna in sella alla Panigale in SBK, sulla moto del VFT. Il Baiox l’anno scorso fece due grandissime gare conquistando un sesto posto in gara 1. La moto che ha a disposizione è esattamente quella con cui riuscì ad andare tanto forte l’anno scorso, per cui c’è da sperare che possa arrivare qualche fantastico risultato. La speranza è che Baiocco possa conquistarsi la possibilità di mostrare quanto meriti un posto stabile nel mondiale SBK.

Passando alla Honda, ci sarà da vedere se tutto quanto messo in mostra a Phillip Island è reale, oppure frutto di situazioni particolari. La CBR è sembrata in forma come non mai sul tracciato australiano e sia l’olandese Van Der Mark che lo yankee Nicky Hayden hanno mostrato di poter andare fortissimo. In particolare è proprio l’ex campione del mondo MotoGP che ha dichiarato di essere più che pronto a dare battaglia, dopo aver utilizzato il primo round per prendere confidenza con il nuovo campionato.

La BMW di Althea ha tanta strada da fare ancora, ed il livello della moto potrà solo crescere nei prossimi round. Torres è andato forte l’anno scorso, mentre il tedesco Reitemberger mette le ruote della sua moto in pista a Buriram per la prima volta quest’anno. Le performance complessive del primo round sono state promettenti, se si considera che il progetto è partito da zero a novembre.

Tutti pronti quindi ad alzarsi sabato mattina alle 7.15 per vedere la Superpole e poi godersi gara 1 alle 10.00 Almeno da questo punto di vista, le cose vanno decisamente meglio per gli appassionati rispetto alla levataccia necessaria per godersi la prima gara in Australia.

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