
Volkswagen, cambiamento epocale - www.MotoriNews24.com
Notizia bomba e shoccante, Volkswagen deve cambiare bandiera. Cosa è successo.
In un mondo che corre sempre più in fretta verso il cambiamento più radicale e la globalizzazione, anche i marchi icone di un periodo storico o di un intero paese non sono al sicuro e possono subire modifiche strutturali alla loro organizzazione. Lo prova il fatto che il nome storico e più rappresentativo dell’intera Germania si sia visto costretto ad “uscire” dal suo paese di origine in modo imprevisto.
Volkswagen, casa produttrice delle “auto del popolo” che è forse l’unica eredità positiva del periodo non felice vissuto dalla Germania tra gli anni trenta e quaranta, in cui lo sviluppo dell’industria automobilistica ha conosciuto uno sviluppo mai visto prima di allora gettando le basi per il Maggiolino e tanti altri veicoli a motore posteriore, si sta spostando sempre più fuori dai suoi confini.
In un periodo di dazi e limitazioni sull’ingresso delle merci europee negli USA questa è una scelta che avrà delle importanti ricadute sulla produzione del marchio e, manco a dirlo, sugli stipendi ed i posti di lavoro di milioni di impiegati che lavorano presso le strutture della casa tedesca. Ma addentriamoci subito nel vivo della questione e scopriamo l’ultimo cambiamento di Volkswagen.
Crisi in arrivo, si vende alla Cina
Non sarebbe la prima volta in cui un colosso cinese, in questo caso Chery, decide di acquistare fabbriche e strutture appartenenti in origine ad un’azienda occidentale, europea nello specifico e tedesca in questo caso. La Germania sta vendendo alcune delle sue fabbriche importanti e, in particolare, due strutture appartenenti in origine alla casa Volkswagen che non gli apparterranno più.

Le strutture situate a Dresda e Osnabrück, come riporta Reuters, sarebbero in fase di trattativa per un’acquisizione da parte di Chery. L’intento di Charlie Zhang, vice presidente di Chery, sarebbe di utilizzare queste strutture per produrre le auto del nuovo marchio entry level Chery Leap: “Dobbiamo studiare il piano di fattibilità, perché in Germania la situazione è molto, molto complicata”, il verdetto del vice presidente.
A prescindere da come vada a finire questa trattativa, l’arrivo di marchi cinesi che stanno monopolizzando l’industria delle automobili europea – vedi il caso Leapmotor – è indice di un cambiamento enorme nel modo in cui i clienti ma soprattuto le aziende percepiscono il mercato dei motori. Ormai, la Cina, il gigante dormiente, si è svegliato. E bisogna capire come i grandi nomi del panorama motoristico europeo vorranno gestire questa situazione.