
Le truffe classiche più diffuse agli automobilisti - www.motorinews24.com
Nel panorama delle truffe rivolte agli automobilisti, la creatività dei malintenzionati non conosce limiti anche con inganni più sofisticati.
I dati ufficiali sono spesso carenti, poiché molte vittime non denunciano, scoraggiate dalla difficoltà di ottenere risarcimenti o dalla complessità delle procedure legali. Tuttavia, conoscere le tecniche più comuni e sapere come difendersi è fondamentale per ogni automobilista.
Tra le truffe automobilistiche più ricorrenti, otto sono quelle tradizionali che continuano a mietere vittime:
- La frode dello specchietto: Il truffatore, fermo al semaforo o in coda, simula un contatto lanciando un oggetto contro la propria fiancata per poi accusare l’automobilista di aver danneggiato il suo specchietto retrovisore. Per evitare di coinvolgere l’assicurazione e subire un peggioramento della classe di merito, la vittima è spesso indotta a pagare una somma intorno ai 100 euro sul posto.
- Il finto tamponamento: Questa truffa si verifica spesso in parcheggi o strade trafficate. Il malvivente simula un impatto con la propria auto, che spesso ha ammaccature preesistenti, e accusa la vittima, proponendo un risarcimento diretto per evitare pratiche assicurative.
- Truffa del parcheggio: Qui il raggiro riguarda la notifica di multe o pagamenti falsi, spesso accompagnati da un avviso ufficiale contraffatto con loghi comunali, che invita a pagare entro pochi giorni per ottenere una riduzione della sanzione. Il pagamento è richiesto tramite app di mobile banking su carte ricaricabili intestate ai truffatori.
- Il pedone complice e la gomma bucata: Un pedone fa segno all’automobilista di fermarsi perché ha notato qualcosa vicino alla ruota. Quando il conducente scende, potrebbe subire furti dall’abitacolo o vedere la propria auto rubata.
- La ruota a terra: Un falso aiutante segnala una gomma sgonfia; mentre l’automobilista controlla, il ladro approfitta per sottrarre oggetti o rubare il veicolo.
- Il carrello nel parcheggio: Un carrello posizionato dietro l’auto impedisce la retromarcia. Quando l’automobilista esce per spostarlo, ladri senza scrupoli entrano in macchina e fuggono.
- L’incidente con utenti deboli della strada: Pedoni, ciclisti o monopattinisti simulano di essere stati urtati, cadendo a terra per poi chiedere denaro per evitare cause legali e aumenti dell’assicurazione.
- Il falso bisognoso: Un individuo chiede un passaggio urgente per un presunto pronto soccorso. Una volta a bordo, può sottrarre oggetti o rapinare l’automobilista.
Le nuove truffe digitali: attenzione ai QR Code e agli alert falsi
Con l’adozione crescente della tecnologia, sono nate truffe più evolute che sfruttano la fiducia e la fretta degli automobilisti:
- QR Code contraffatti: Nei parcheggi a pagamento o alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, i criminali sovrappongono ai QR Code ufficiali dei codici malevoli. Chi li scansiona viene reindirizzato a siti falsi che sottraggono dati bancari, causando prelievi o acquisti fraudolenti.
- Alert digitali ingannevoli: Tramite SMS o messaggi WhatsApp, i truffatori inviano comunicazioni che sembrano provenire da servizi di soccorso stradale, avvertendo di guasti imminenti per spingere la vittima a pagare anticipatamente un intervento inesistente. Spesso, questi messaggi includono link a siti fraudolenti per il furto di dati sensibili.

La prevenzione è la migliore arma contro i raggiri al volante. Ecco alcune strategie consigliate:
- In situazioni sospette, mantenere la calma e non cedere al panico o al senso di colpa, perché molti truffatori giocano proprio su queste emozioni.
- Non scendere mai dall’auto in luoghi isolati, soprattutto se si è soli o ci si sente minacciati. Se necessario, bloccare le portiere e chiamare immediatamente le Forze dell’ordine.
- In caso di inseguimenti o pressioni, è fondamentale contattare Polizia o Carabinieri e utilizzare il Modulo Blu di constatazione amichevole per segnalare ufficialmente qualsiasi tipo di incidente o raggiro.
- Se si ha il sospetto di una truffa legata a un QR Code, verificare sempre che l’indirizzo web (URL) inizi con HTTPS e che nella barra del browser compaia il simbolo del lucchetto di sicurezza prima di inserire qualsiasi dato personale o bancario.
- Documentare la scena con foto o video può essere un valido aiuto in fase di denuncia.
- Diffidare di richieste di denaro immediate, soprattutto se avanzate da sconosciuti o tramite canali non ufficiali.
- Ricordare che il pagamento per servizi come il soccorso stradale avviene solo dopo l’intervento e sempre tramite fornitori affidabili e riconosciuti.
Informarsi e rimanere vigili è il primo passo per evitare di cadere vittima delle numerose truffe che ogni giorno minacciano la sicurezza e il portafoglio degli automobilisti.