MotoGP, le pagelle di Assen 2018 - Motori News 24
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MotoGP, le pagelle di Assen 2018

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Ecco le pagelle dei protagonisti della gara di Assen: non mancano gli elogi e le bocciature secche per quella che è stata la più emozionante gara dell’anno

Assen 10: Spettacolare gara per una stupefacente pista. Tutto torna, la pista olandese come ogni hanno garantisce emozioni. Il circuito olandese è sempre tanto atteso sia dai ploti che dagli addetti al lavoro, una volta di più si capisce il perché.

Marquez 10: Vincere una gara, quando tutti gli altri si scateenano non è da tutti, è da fuoriclasse. Dimostra grande astuzia, infilzando i colpi decisivi ai rivali proprio nel momento opportuno, come fanno i grandi. L’inerzia del mondiale è tutta dalla sua parte. Molto male invece Pedrosa (4), raccoglie solo un punto con la moto migliore in circolazione. Che gli è successo?

Rins 9.5: Che bella sorpresa! finalmente, riesce a trovare un risultato importantissimo sia per il suo morale che per quello del team. Scatenato nell’ultimo giro, dimostra di avere una bella personalità. Bravo a non cadere, come spesso gli succede quando è tra i primi. Umilia il compagno, Iannone (5) autore di una gara senza squilli, conclusa a centro classifica.

Vinales 9: Maverick si è risvegliato dal letargo, era ora. Peccato che ha perso il contatto con Marquez nel momento clou, aveva tutte le carte in regola per giocarsi la vittoria con lui. Forse poco lucido quando viene scalzato da Rins a poco dalla fine.

Dovizioso 7: Finché gli altri battagliano regge, per poi mollare quando il gruppo si divide. La Ducati in questo frangente non era al livello delle due case nipponiche. Lorenzo (7) si merita lo steso voto del compagno grazie ad una partenza a razzo e per la voglia di battagliare dando tutto quello che ha, anche se, alla fine si spegne.

Rossi 6.5: Rimane con l’amaro in bocca, per l’esito finale. Arrivare quinto con questa Yamaha (9, sarà un fuoco di paglia o un punto di partenza?) non può essere un risultato soddisfacente. Di solito fa la differenza, qui no.

Petrucci (4): l’anno scorso ci aveva fatto illudere che potesse portarsi a casa la prima vittoria della sua vita nel motomondiale e invece, quest’anno si sdraia, ritirandosi. Ma anche prima di cadere non ci ha dato tante soddisfazioni. Miller (6.5) decisamente più in palla del compagno, limita i danni, continua a progredire.

Crutchlow e Zarco (6): Stanno nel gruppo dei primi, senza essere protagonisti. Sperano in errori e distrazioni altrui. Gara senza lode né infamia. Male i loro compagni Syahrin e Nakagami, (5 ad entrambi) non portano punti a casa frutto di una gara deludente e senza sussulti.

Bautista 7.5: Continua ad essere costantemente tra i primi dieci. Non ci sorprende, d’altronde è uno dei piloti più sottovalutati del paddock. peccato per le troppe cadute, poteva fare una carriera ben diversa.

KTM e Aprilia (7): Danno segni di vita, dimostrando un buon passo grazie ai due Espargaro e Redding (6.5 a tutti e tre). Non dicerto grazie a Smith (5), fuori dalla zona punti, ormai è in caduta libera.

Luthi e Simeon (4): Continua il loro cammino disastroso. Lo svizzero arriva ultimo, il belga neanche arriva. Prima o poi si adatteranno alla nuova categoria?

Rabat (5): Rivelazione della stagione, dopo anni bui nella classe regina. In questa pista torna quello dello scorso anno. La gara storta, però ci sta.

Abraham (4): Nuovamente, è il primo che si ritira. Non bene, troppo discontinuo.

Morbidelli (sv): Non corre perché è infortunato. Buona guarigione, ci sarà in Germania?. In ogni caso, gli va bene che gli altri rookie non gli recuperano punti nella speciale classifica.

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