
Bambino prodigio, storia incredibile (www.motorinews24.com)
La sua storia, tra precoce genialità e passione per i motori, ha conquistato l’attenzione del mondo dell’automobilismo e non solo.
Stefano Marconi Sgroi, un bambino di soli 8 anni originario di La Plata, si è distinto come il giovane con il più alto quoziente intellettivo del Paese e coltiva un sogno ambizioso: costruire un’automobile super sportiva che porti il suo nome. La sua storia, tra precoce genialità e passione per i motori, ha conquistato l’attenzione del mondo dell’automobilismo e non solo.
Un talento innato e la passione per l’automobile
Fin da neonato, Stefano ha mostrato segni di un’intelligenza fuori dal comune: a soli sette mesi parlava già fluentemente, e poco dopo iniziava a riconoscere e nominare le marche delle automobili che vedeva passare per strada. I genitori, inizialmente stupiti, sono diventati sempre più convinti di avere a che fare con un prodigio quando, all’età di tre anni, Stefano ha identificato correttamente a circa 100 metri di distanza due modelli d’auto, un Talbot-Lago T26 e una Oldsmobile, descrivendo anche i tipi di motore con una precisione sorprendente.
L’incontro con l’ingegnere Roberto Ulibarri, proprietario di uno dei veicoli, ha segnato una svolta importante: da quel momento, Stefano ha iniziato a seguire lezioni di meccanica direttamente con lui, approfondendo la sua conoscenza tecnica. Oggi è già diplomato come meccanico e ha completato due corsi di meccanica presso la Universidad Tecnológica Nacional.
Il padre di Stefano, Adrián, ricorda un episodio che ha portato a scoprire ufficialmente le capacità straordinarie del figlio: durante un preventivo per un lavoro, Stefano ha calcolato mentalmente l’età di una cliente a partire dalla sua data di nascita, lasciando tutti a bocca aperta. La cliente, esperta in bambini con alte capacità intellettive, ha consigliato ai genitori di sottoporlo a un test specifico, che ha evidenziato un QI superiore a 150, il più alto tra i bambini argentini della sua età e una condizione presente in appena l’1% della popolazione.
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Nonostante la sua genialità, Stefano conduce una vita equilibrata: frequenta lezioni di taekwondo, corsi di inglese, e la scuola, dove le materie preferite sono matematica e arte. Inoltre, prende lezioni di simulazione di guida con il campione mondiale Rodrigo López, nutrendo il sogno di diventare un pilota professionista.
La straordinaria intelligenza e competenza di Stefano hanno attirato l’attenzione di figure di spicco dell’automobilismo argentino e internazionale. Il bambino ha incontrato Juan María Traverso, che lo ha ospitato a pranzo, e l’ingegnere e imprenditore Horacio Pagani, a cui ha suggerito di utilizzare materiali aerospaziali per la realizzazione delle sue vetture. Stefano ha anche instaurato un rapporto molto stretto con Rubén Fangio, considerato un vero e proprio “nonno adottivo”.
Recentemente, Stefano è stato invitato a Maranello, città sede della Ferrari, dal sindaco locale, aprendo la porta a possibili collaborazioni future in Italia, patria di molti grandi protagonisti dell’industria automobilistica.