Supersport

Supersport, Mahias Campione senza il numero 1 «Per rispetto di Sofuoglu»

Laureatosi Campione del Mondo alla sua prima stagione completa nel Mondiale Supersport, Lucas Mahias ha scelto di non correre con il #1 in segno di rispetto alle disavventure vissute da Kenan Sofuoglu nell’arco del 2017

Campioni si diventa non soltanto con il mero raggiungimento di prestigiosi traguardi sportivi. Campioni lo si è anche e soprattutto nei comportamenti, con gesti che non devono passare inosservati. Per diventare Campione del Mondo Supersport Lucas Mahias ha dovuto vivere tanti momenti difficili nella propria carriera, passando in pochi anni dal fare il meccanico (ed addirittura, occasionalmente, il contandino…) al pilota professionista.

Discusso da appassionati e addetti ai lavori per alcuni episodi registratisi nel corso del 2017 (contatto con Roberto Rolfo a Phillip Island, quanto accaduto con il compagno di squadra Federico Caricasulo al Lausitzring), l’ex stella del Mondiale Endurance ha riguadagnato consensi nell’ultimo periodo. A parole, ma soprattutto con i fatti. Centrato il titolo iridato soltanto nella finalissima di Losail, il portacolori GRT Yamaha non ha mai perso l’occasione di render merito al suo diretto avversario nella corsa al titolo nonché recordman della specialità, Kenan Sofuoglu.

«Avrei preferito perdere il titolo, ma con Kenan in pista, non fuori gioco per infortunio», l’ammissione del bi-Campione del Mondo tra Endurance (titolo piloti 2016) e Supersport (2017). Se questa può sembrare una dichiarazione di pura circostanza, i fatti non lasciano spazio ad alcun tipo di interpretazione. Legittimato dal poter correre con il numero 1 ben in vista sul cupolino della propria R6, Mahias ha declinato questa possibilità.

«Ho scelto di conservare il 144 e di non correre con il numero 1 in segno di rispetto nei confronti di Sofuoglu: voglio guadagnarmelo sul campo nuovamente quest’anno», ha ammesso Mahias, spazzando via qualsiasi tipo di diatriba e disquisizione in tal proposito.

Alessio Piana

Dal 2015 telecronista del BSB e Mondiale Endurance FIM EWC su Eurosport, "Motociclismo 24/7" è il suo motto: per lavoro, nel campo della comunicazione, PR e giornalismo, ma anche (e soprattutto) per passione.

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