
Valentino Rossi, qual è stato il momento peggiore in carriera (www.motorinews24.com)
Valentino Rossi si è raccontato di recente, stupendo un po’ fan e addetti ai lavori: ecco di cosa ha parlato il Dottore.
Valentino Rossi è uno dei più grandi campioni della storia dello sport italiano e del motociclismo in generale. Nove volte campione del mondo, ha conquistato sette titoli iridati soltanto nella classe regina del motomondiale. Ormai si è ritirato dalla scena delle due ruote, tuttavia continua a correre (ma in macchina) ed è diventato padre di due splendide bambine.
Senza dimenticare la sua dedizione e il suo impegno volti a raccogliere più talenti possibili e provare a fare raggiungere agli stessi il vertice delle motociclette in ambito agonistico.
Nonostante tutti questi successi, comunque, anche Valentino Rossi ha vissuto momenti tutt’altro che idilliaci. Ha ricordato, durante una puntata del vodcast di Giacomo Poretti, il PoretCast, il momento più drammatico che ha vissuto in MotoGP.
MotoGP, Valentino Rossi ricorda il momento peggiore: un vero dramma
Ci sono eventi che ti cambiano la vita, momenti che fanno riflettere, capaci di togliere il fiato a una o più persone. Quel momento è stato, per Valentino Rossi e per milioni di persone nel mondo, sicuramente il Gran Premio di Sepang del 2011, quando Marco Simoncelli è morto in pista. Il Dottore fu coinvolto nell’incidente che è costato la vita al collega e amico italiano. Durante la puntata, il nove volte campione del mondo ha ricordato quella tragedia che ha tanto segnato la MotoGP: “La sua morte è stato davvero uno shock perché ho perso un amico, ma soprattutto sono stato parte dell’incidente fatale”.
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Il Dottore ha spiegato che la casualità che lo ha visto coinvolto in quella dinamica terribile è stat tristemente unica, tuttavia non ha mai pensato di smettere. Pur facendosi un esame di coscienza, ha capito che non aveva potuto evitare quella fatalità, nonostante il rammarico di aver perso un grande amico. Valentino Rossi ha parlato anche dell’iconico sorpasso ai danni di Jorge Lorenzo all’ultima curva di Barcellona nel 2009.
Per lui fu “una botta di adrenalina pazzesca. C’era poco spazio, ho scalato una marcia, da terza a seconda. In questo modo, ho capito che avrei completato il sorpasso. Questi secondi prima della vittoria sono stati l’apoteosi”. Il numero 46 ex Honda, Yamaha e Ducati ha vissuto momenti splendidi e altri difficili, ma ha sicuramente accompagnato i sabati e le domeniche di milioni di tifosi in tutto il mondo, che ancora oggi lo ammirano e ricordano con affetto e gioia.