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Villa d’Este 2015, opere d’arte in movimento

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Al concorso d’Eleganza di Villa d’Este 2015 è stata consegnata la Coppa d’Oro alla Ferrari 166 MM del 1950 e ilTrofeo BMW Group all’Alfa Romeo 8C 2300

Nel meraviglioso panorama delle manifestazioni motoristiche esistono pochissimi casi in cui gli organizzatori riescono a creare un vero e proprio viaggio spazio-temporale dove, varcati i cancelli d’ingresso, si entra in un’atmosfera magica e senza tempo, dominata dalla bellezza delle forme delle auto e delle moto più belle della storia. Un viaggio dove la passione e l’amore per i motori isolano da ogni problematica contemporanea.

Pebble Beach, il festival di Goodwood e il concorso di eleganza di Villa d’Este sono sicuramente tre appuntamenti unici al mondo, dove la bellezza e la fantasia tecnologica dei modelli più rari e affascinanti della storia di motori si incontrano per ricordarci che spesso sono state realizzate vere opere d’arte in movimento. Vedere adagiate sulle rive del lago di Como alcune delle vetture più belle del mondo ci fa capire ancora meglio i motivi per i quali abbiamo sviluppato un profondo amore per tutto quello che riguarda la tecnologia e la storia delle auto e delle moto. Lascia veramente senza fiato la passerella di incredibili modelli italiani che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della automobile.

Tralasciando i meravigliosi e inarrivabili modelli Ferrari, stupiscono le Lamborghini Miura ma anche le lancia Stratos e le splendide Alfa Romeo e Lancia. I nostri stilisti e i nostri ingegneri hanno davvero creato un solco che ha obbligato tutti i colossi mondiali a ispirarsi e a cercare di emulare quello che i nostri geniali artigiani sono riusciti a realizzare. Una lezione di storia importantissima che tutti noi dovremmo studiare attentamente per cercare di capire come siamo riusciti a realizzare vere opere d’arte in movimento. E soprattutto come cercare di ricreare quella supremazia stilistica e tecnologica che ci è stata strappata negli ultimi anni.

Le rarità mobili che partecipano al Concorso d’Eleganza Villa d’Este vengono definite delle “opere d’arte su ruote”. Quest’anno, i visitatori del concorso di bellezza di automobili e motociclette storiche, organizzato da BMW Group Classic e dal Grand Hotel Villa d’Este hanno trovato uno spaccato di storia ispirata agli anni settanta. “Seventies Style – The Jetset is back“. Già per la quinta volta il Concorso d’Eleganza di Motociclette sarà parte integrante del programma. Un ulteriore highlight sarà la retrospettiva “90 anni Rolls-Royce Phantom”.

Al centro della manifestazione di tre giorni nell’area di Villa Erba a Cernobbio c’è stato il concorso di bellezza, che ha visto, come ogni anno, come partecipanti vetture storiche di alta classe, dallastoria affascinante, riunite in categorie di competizione differenti. In occasione dell’anniversario della Rolls-Royce Phantom, in una classe separata, competeranno per i voti della Giuria anche vetture del tipo Rolls-Royce Phantom di decadi differenti, per conquistare anche esse gli ambiti trofei del Concorso d’Eleganza Villa d’Este.

Veramente unica la selezione di rare e perfette rappresentanti delle due ruote classiche. Il Concorso di Motociclette è divenuto uno degli eventi più importanti della seconda giornata della manifestazione. Analogamente all’anno scorso, la parata di rarità su due ruote ha percorso la strada da Como al Parco di Villa Erba a Cernobbio, con una breve sosta davanti alla Historic Car Parade a Villa d’Este.

Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este viene considerato uno degli appuntamenti più esclusivi e tradizionali di automobili d’epoca. L’evento, che si tiene a Cernobbio, celebrò la propria prima nel 1929, come mostra di novità nel settore automobilistico. Dagli anni Ottanta esso è dedicato alla storia delle autovetture. Oltre ai modelli classici, che si distinguono per una particolare estetica e il loro valore storico, al Concorso d’Eleganza Villa d’Este si possono ammirare anche studi di design e prototipi di varie epoche.

Per la cronaca il primo premio assegnato dal pubblico è andato alla Ferrari 166MM. La vettura è stata premiata quest’oggi con la Coppa d’Oro (il Primo Premio assegnato per Referendum pubblico a Villa D’Este) al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este.

Ferrari 166 MM (1950)
12 cilindri, 1995 cm3
Carrozzeria: Barchetta, Touring
Concorrente: Clive Beecham (UK)

Questo modello di successo con carrozzeria Touring debuttò alla fine del 1948 al Salone dell’Automobile di Torino. Ne furono costruiti 25 esemplari. Il primo proprietario dell’esemplare presentato oggi in Concorso dal magnate britannico Clive Beecham (numero di telaio 064, 1950) fu l’avvocato Giovanni Agnelli. Nel 1952 la Barchetta fu venduta al quattro volte vincitore di Le Mans Olivier Grendebien. Dopo che Jacques Swaters, proprietario della Ecurie Francorchamps, vendette e riacquistò la vettura per sei volte, la fece restaurare per sé nel 1966. L’auto fu successivamente esposta al MoMA di New York, alla Nationalgallerie di Berlino e all’Idea Ferrari e rimase di proprietà della famiglia Swaters per 46 anni.

Assegnato in tarda serata dalla Giuria, il Trofeo BMW Group ha premiato il fascino della Alfa Romeo 8C 2300. La 8 cilindri del geniale Vittorio Jano fu una delle auto sportive di maggior successo. La 8C 2300 vinse infatti tre volte la Le Mans e la Targa Florio, due volte la Mille Miglia e una volta la 24 ore di Spa. Anche Tazio Nuvolari ottenne diversi successi con questo modello. L’esemplare in mostra, carrozzata Zagato, fu consegnata nel maggio del 1932 ad un acquirente di Genova, ma già nel 1937 varcò l’oceano e giunse negli Stati Uniti dove rimase in possesso dello stesso proprietario dal 1952 al 2003, prima di passare all’attuale proprietario di Beverly Hills.

Alfa Romeo 8C 2300 (1932)
8 cilindri, 2336 cm3
Carrozzeria: Spider, Zagato
Concorrente: David Sydorick (US)

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