
Auto nuove senza autoradio: una strategia per contenere i costi - www.MotoriNews24.com
L’aumento generalizzato dei prezzi delle auto nuove ha spinto molte case automobilistiche a rivedere la dotazione degli allestimenti base.
Tra le novità più controverse del mercato automobilistico odierno spicca la rimozione dell’autoradio dai modelli di ingresso. Una scelta che divide consumatori, esperti e autorità regolatorie, tra risparmio economico e possibili rischi in termini di sicurezza e pluralità dell’informazione.
Diversi produttori, tra cui Dacia e Citroën, hanno deciso di proporre alcuni modelli base privi del tradizionale impianto radiofonico. È il caso della Dacia Spring Essential, venduta a 16.900 euro senza alcun sistema audio integrato, e della nuova Citroën C3, da cui la radio è stata eliminata nella versione d’ingresso.
Questa scelta, spiegano i costruttori, si inserisce nella filosofia dell’“essenziale”, ovvero di offrire un veicolo privo di accessori ritenuti superflui o duplicati, in modo da mantenere un prezzo più accessibile e adattarsi alle nuove abitudini dei consumatori, in particolare dei più giovani, abituati a utilizzare dispositivi esterni come smartphone e cuffie per l’ascolto musicale.
Da un punto di vista industriale, ridurre le dotazioni di serie permette di mantenere stabili i margini di profitto o addirittura di aumentarli, elemento centrale nelle strategie di molte case automobilistiche alle prese con l’aumento dei costi di produzione e delle materie prime.
I rischi socio-culturali e di sicurezza evidenziati da AGICOM e associazioni europee
Nonostante le motivazioni economiche e di mercato, questa tendenza non è stata accolta positivamente da tutti gli stakeholder. L’AGICOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha espresso preoccupazioni riguardo alla progressiva scomparsa della radio tradizionale dalle auto, sottolineando i rischi per la pluralità dell’informazione e per l’accesso a contenuti radiofonici in mobilità.
Secondo i dati raccolti, a partire dal 2011 l’auto è divenuta il luogo principale di ascolto radiofonico per gli italiani. L’abbandono delle frequenze tradizionali in favore della trasmissione via Internet potrebbe penalizzare sia gli editori radiofonici, soprattutto quelli locali o pubblici, sia gli utenti meno tecnologici o privi di connettività adeguata.
Parallelamente, analoghe preoccupazioni sono emerse negli Stati Uniti, dove la National Association of Public Broadcasters ha messo in guardia sulla possibile scomparsa della radio AM, un elemento fondamentale del sistema nazionale di emergenza. In caso di blackout o interruzione della rete mobile, infatti, l’autoradio rappresenta spesso l’unico canale informativo in grado di fornire aggiornamenti cruciali per la sicurezza pubblica, anche per giorni consecutivi.
Questo scenario evidenzia come la rinuncia all’impianto radiofonico di serie non sia più soltanto una misura di contenimento dei costi, ma un segnale di un cambiamento più profondo, che coinvolge aspetti culturali, sociali e di tutela della sicurezza collettiva.

Parallelamente a queste dinamiche, il mercato delle auto elettriche continua a crescere, con modelli come la Dacia Spring 100% elettrica che puntano a combinare tecnologia e accessibilità. La Spring, ad esempio, offre una gamma completa di funzioni di connettività e sicurezza, pur mantenendo un prezzo competitivo grazie anche agli incentivi statali: la versione Expression parte da 14.900 euro con un’autonomia reale di circa 225 km e consumi contenuti.
La Dacia Spring si distingue inoltre per alcune innovazioni interessanti, come la funzione “Vehicle to Load”, che consente di utilizzare l’energia immagazzinata nella batteria per alimentare dispositivi esterni, un’opzione utile in situazioni di emergenza o per attività outdoor.
Tuttavia, anche le auto elettriche di fascia alta mostrano limiti pratici non trascurabili. Recentemente è emerso un caso clamoroso con una Lucid Air Grand Touring da oltre 100.000 euro, bloccata perché né smartphone, né chiavi né tessere NFC riuscivano ad aprire la portiera a causa di un malfunzionamento del sistema elettronico d’accesso e della batteria ausiliaria scarica. La vettura è rimasta inutilizzabile per giorni, costringendo al traino verso un centro assistenza.
Questo episodio riaccende il dibattito sull’affidabilità e sulla sicurezza dei sistemi elettronici di accesso, specialmente per veicoli di lusso dove l’assenza di serrature meccaniche tradizionali può trasformare un guasto in un grave inconveniente.