
Lo sfogo di Pecco Bagnaia dopo la gara del Mugello - www.motorinews24.com
Ennesima prestazione stagionale deludente per Pecco Bagnaia al Mugello. A fine gara, ecco lo sfogo del pilota della Ducati.
Altro weekend non proprio entusiasmante per Pecco Bagnaia a bordo della sua Ducati ufficiale del Lenovo Team. Il due volte campione del mondo azzurro, infatti, non è andato oltre un terzo posto nella Sprint del sabato e un quarto posto nella gara domenicale nel GP di casa del Mugello.
Su questa pista Bagnaia aveva trionfato nelle ultime tre occasioni e aveva sempre mostrato un ottimo feeling. Quest’anno, però, le cose non sono andate per il meglio nemmeno sulla pista di Scarperia. Come spesso è accaduto in questi primi mesi, a imporsi è stato il suo compagno di squadra Marc Marquez – sempre più leader solitario del mondiale piloti – davanti a suo fratello Alex. Al terzo posto Fabio Di Giannantonio, autore del sorpasso decisivo su Pecco a una manciata di chilometri dalla linea del traguardo.
Non si placa, dunque, la crisi di Pecco Bagnaia in questo sfortunato 2025. Al momento l’azzurro è fermo al solo successo sul circuito delle Americhe a fine marzo, quando Marc Marquez cadde nei primi giri della gara. Ma che cosa ha detto il campione di Chivasso a caldo ai microfoni? Dalle sue parole emerge tutta la rabbia e la delusione per una stagione avara di gioie.
Pecco Bagnaia si sfoga ai microfoni dopo il quarto posto finale nella gara di casa del Mugello: le sue parole
Il numero 63 della Ducati ha espresso tutta la sua amarezza ai giornalisti nel post gara del Mugello. Ecco le sue dichiarazioni in merito: “Sì, c’è un problema. Non stiamo riuscendo a risolvere niente. Nessuno mi sa spiegare come mai quest’anno non riesco ad andare come ho sempre fatto. Quindi c’è un problema. Alla fine stanno lavorando tutti, nessuno è escluso. Però non stiamo andando da nessuna parte. Miglioriamo, anche se poco, ma non stiamo andando da nessuna parte“.

Bagnaia appare molto preoccupato non solo per la seconda parte di stagione, ma anche per il 2026, dal momento che si scenderà in pista sostanzialmente con le stesse moto: “Se dovessimo rimanere con esattamente la stessa moto anche nel 2026, allora sarebbe un grande problema. Ora sono passate nove gare e il mio problema è sempre quello. Il DNA della moto fai fatica a cambiarlo e si fa fatica. Quindi spero di trovare la quadra, perché sennò potremmo essere nei guai per due anni“.
Il due volter campione del mondo di MotoGP ha ammesso, poi, di non sentirsi a suo agio su questa moto e di non avere spesso – nel corso della gara – il pieno comando di essa.