
Quando cambiare l'olio motore (www.motorinews24.com)
Ecco cosa accade concretamente quando si trascura questo fondamentale intervento di manutenzione: tutti i dettagli.
Non sostituire l’olio motore per 50.000 km può causare danni gravissimi al motore della tua vettura, spesso irreparabili e dal costo elevatissimo. Ecco cosa accade concretamente quando si trascura questo fondamentale intervento di manutenzione, con un quadro dettagliato delle conseguenze che possono mettere a rischio la salute del motore.
Le conseguenze della mancata sostituzione dell’olio motore
L’olio motore è indispensabile per garantire la corretta lubrificazione delle parti meccaniche in movimento all’interno del motore. Quando si supera la soglia di chilometraggio consigliata per il cambio dell’olio, che generalmente varia tra i 10.000 e i 20.000 km secondo le indicazioni del costruttore, si innescano una serie di problematiche che compromettono gravemente il funzionamento dell’impianto motore.
Perdita di lubrificazione: con il passare dei chilometri, l’olio diventa progressivamente più denso e contaminato da impurità, perdendo le sue proprietà lubrificanti. Senza un’adeguata lubrificazione, aumenta drasticamente l’attrito tra i componenti metallici, generando un eccessivo calore e accelerando l’usura di pistoni, cilindri e cuscinetti. Questo attrito può condurre a un consumo prematuro e irreversibile delle parti meccaniche.
Formazione di morchie e depositi: l’olio vecchio subisce ossidazione, accumulando fuliggine, residui di combustione e polveri. Questi elementi si aggregano formando una sostanza scura e appiccicosa nota come morchia. Tale deposito può ostruire i passaggi dell’olio, impedendo un corretto flusso lubrificante, e può provocare il blocco di valvole o punterie idrauliche. La circolazione dell’olio diventa quindi inefficace, compromettendo il raffreddamento e la lubrificazione del motore.
L’olio motore svolge anche una funzione cruciale nella dissipazione del calore generato durante il funzionamento del motore. Se l’olio è degradato o in quantità insufficiente, il motore tende a lavorare a temperature elevate, aumentando il rischio di guasti meccanici.
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Surriscaldamento: il calore eccessivo può causare il grippaggio, ovvero la fusione parziale o totale di componenti in metallo a causa dell’attrito senza lubrificazione. Questa condizione porta a danni seri come la compromissione della guarnizione della testata, che può causare perdite di liquido refrigerante e ulteriori problemi di surriscaldamento.
Rottura completa del motore: se si arriva a percorrere 50.000 km senza cambiare l’olio, il motore rischia di bloccarsi completamente. In questo scenario, le riparazioni diventano estremamente costose, spesso superiori a migliaia di euro, e nella maggior parte dei casi è necessaria la sostituzione completa del motore.
Diversi meccanici professionisti e canali specializzati su YouTube hanno documentato casi estremi di motori ridotti in condizioni disastrose, dove l’olio si è trasformato in una massa simile a catrame. In alcune situazioni, l’olio non defluiva più dalla coppa perché era diventato solido, bloccando completamente la circolazione e causando danni irreparabili.