In Portogallo Morbidelli, Dovizioso e Cairoli sarebbero Re. In Italia sono quasi ignorati - Motori News 24
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In Portogallo Morbidelli, Dovizioso e Cairoli sarebbero Re. In Italia sono quasi ignorati

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Il portoghese insignito del titolo di sportivo dell’anno in Portogallo, nonostante in corsa ci fosse anche un certo Cristiano Ronaldo. Ecco in Italia com’è andata

Miguel Oliveira ha corso una stagione Moto2 da sogno al debutto in sella alla KTM, anch’essa al debutto in una Middle Class. Il portoghese ha colto tre vittorie nelle ultime tre gare della stagione e si può considerare uno dei grandi pretendenti al titolo 2018. Nel 2017 è stato battuto da Morbidelli e Luthi, entrambi passati in MotoGP, e nella prossima stagione sembra avere la strada spianata verso il titolo. Eppure in Portogallo hanno deciso di premiarlo con il titolo di uomo sportivo dell’anno già in questa stagione. Questa vittoria di Oliveira fa riflettere soprattutto su quanto accaduto in Italia, dove in un concorso analogo indetto dalla Gazzetta, a vincere è stato Gianluigi Buffon, che ha battuto sia Andrea Dovizioso che Franco Morbidelli. Per non parlare ovviamente di Tony Cairoli.

Questa vittoria di Buffon in Italia, messa a confronto con il successo di Oliveira in Portogallo, fa riflettere soprattutto sulla percezione dello sport motociclistico nelle rispettive nazioni. C’è infatti da ricordare che in lizza contro Oliveira, c’era anche un certo Cristiano Ronaldo, uno che ha ridefinito il concetto di “Stella del calcio”. Buffon cosa ha vinto nel 2017? L’ennesimo scudetto con la Juventus e basta. Non ha vinto la Champions League. E’ il portiere che ha difeso (si fa per dire) la porta dell’Italia nelle qualificazioni mondiali e tutti sappiamo com’è andata. Quindi come ha fatto a battere Morbidelli, Dovizioso e Cairoli?

Il primo ha riportato un titolo iridato in Italia nel motociclismo in pista, che mancava dai tempi della vittoria di Max Biaggi in SBK targata 2012. Dovizioso ha impegnato Marc Marquez facendo sognare i tifosi italiani della Ducati con un 2017 da incorniciare e ben sei vittorie di tappa, una più entusiasmante dell’altra. Se poi si prende in considerazione Tony Cairoli, allora la faccenda diventa semplicemente imbarazzante. Il siciliano è tornato Re del Motocross, prendendosi la nona corona iridata. Un vero mito del cross, totalmente ignorato in Italia dalla maggior parte dei media.

Cairoli festeggia la conquista del suo nono titolo iridato (© KTM Press)

Con tutto il rispetto per Miguel Oliveira, protagonista di una stagione di gare entusiasmante, ma lontana dall’essere trionfale, resta per noi appassionati di motociclismo l’amaro in bocca nell’apprendere la notizia che rimbalza dal Portogallo. Possiamo vantare dei grandissimo campioni nel motociclismo a tutti i livelli e in tantissime discipline. Perchè non siamo in grado di valorizzarli come fanno in altri paesi? Non osiamo immaginare cosa avrebbe vinto Cristiano Ronaldo se fosse nato in Italia. Come minimo sarebbe diventato Senatore a vita. Fa sorridere? A noi no.

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