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MotoGP Austria, Dovizioso: «Ho mandato Marquez a quel paese»

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Il vincitore del Red Bull Ring Andrea Dovizioso è raggiante al termine della gara vinta, e scherza sul gesto a fine gara, seguito poi da una stretta di mano con Marquez

La Ducati continua a farla da padrone in Austria al Red Bull Ring di Spielberg grazie ad uno stoico Andrea Dovizioso, il quale ha resistito fino all’ultima curva ad attacchi scatenati di Marc Marquez, andando a vincere la terza gara stagionale e a recuperare 5 punti in classifica allo spagnolo: «Gara molto bella, siamo stati bravi io e Marc, anche a controllare le gomme, ma sicuro che averlo dietro all’ultima curva è la cosa peggiore. Sapevo che ci avrebbe provato, ho frenato, gli ho dato la possibilità di superarmi ma sapevo che mi sarei fermato ed ero molto veloce. Terza vittoria stagionale sono molto contento. Mi sono preso la gara provandoci in tutti i modi, reagendo alle situazioni e cercando di fare quello che volevo. Honda e Marquez sono in formissima, quindi è stata dura ma ero calmo, sapevo i miei lati positivi e li ho sfruttati al meglio. Io e Marc abbiamo lavorato meglio degli altri con le gomme e sapevo che ce la saremmo giocata. Non siamo partiti bene nel week end ma rimanendo calmi e analizzando bene le gomme siamo riusciti a migliorare. Bisogna saper interpretare le mescole e capire con quale temperature sarebbe funzionata meglio la morbida, e ringrazio il team che ha lavorato tranquillo nonostante ieri e venerdì non avessimo il passo. E li ringrazio anche per la nuova carena».

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«Ho mandato Marc a quel paese perché sapevo che ci avrebbe provato anche se non c’era lo spazio – continua Dovizioso – sono stato stretto all’ultima curva ma ho fatto attenzione al rumore del suo rumore e ho sentito che entrava forte, allora ho fatto l’unica cosa che potevo rimanendo dritto e lasciandolo passare e per fortuna è andato un po’ lungo. L’anno scorso avevamo grande vantaggio e la gara era solo su me e Iannone. Quest’anno meno vantaggio e Marc era molto più forte di me in alcuni punti e io in altri, quindi era davvero molto difficile. Grande impresa ma non ho realizzato (ride, n.d.r.) forse perché penso sempre al campionato. L’anno scorso la gara la sentivo mia però Andrea è stato più bravo, ma quest’anno è stato più importante vincere per il mondiale. Con queste gomme si vive alla giornata, ma arrivo fiducioso a Silverstone che l’anno scorso è stata distruttiva ma arriviamo con la nuova carena ed è tutto da vedere. Voglio ringraziare tutti, anche quelli che lavorano da casa, e non una persona particolare, perché c’è tanto lavoro dietro. Mia figlia era con le amichette, mi avrà sicuramente scritto un messaggio».

Il team manager di Ducati Paolo Ciabatti al termine della gara ha dichiarato festante: «Una gara fantastica, emozionante fino all’ultima curva. Andrea se lo è meritato, l’anno scorso era arrivato secondo ma gli era rimasto l’amaro in bocca perché voleva vincere lui. Gara con scelte difficili, ma quella della gomma posteriore morbida ha pagato. Vittoria importante anche per riaprire un campionato che altrimenti avrebbe potuto prendere una piega diversa per noi, anche se non penso si sarebbe chiuso. Invece ce la giochiamo anche noi».

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