
Quali numeri usano i piloti di MotoGP e perché (www.motorinews24.com)
Perché i piloti di MotoGP hanno quei numeri? Non sono affatti messi a caso, scopriamo allora perché li hanno.
I piloti di MotoGP sono davvero il massimo di quello che può offrire il motociclismo in questo momento, come testimoniato anche dall’ultima corsa a Jerez, dove il podio ha visto Alex Marquez vincere una gara davanti a Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia, che sono tutti e tre campioni del mondo.
Senza dimenticare la corsa disputata da Marc Marquez dopo una caduta, che lo ha portato comunque in zona punti (anche se ha perso la leadership del mondiale). Il campionato è ancora lungo, ma è indubbio che il livello sia altissimo e che i piloti nel 2025 regaleranno ancora tantissimo spettacolo. E a proposito dei piloti, perché hanno quei numeri di gara sul cupolino della loro moto? Scopriamolo.
Perché i piloti di MotoGP hanno quei numeri: le motivazioni
Il numero di Marc Marquez è stato scelto dall’otto volte campione del mondo perché il suo anno di nascita è proprio il 1993. Jack Miller ha scelto il 43, invece, perché non poteva utilizzare l’8 nell’anno del suo debutto in MotoGP: alla fine è rimasto fedele al 43. Rimanendo in casa KTM, Maverick Vinales nel 2019 ha deciso di usare al 12, perché gli portava fortuna quando era più piccolo. Arrivando a Joan Mir, è sempre rimasto fedele al 36, anche dopo la conquista del mondiale nel 2020. Franco Morbidelli ha sempre utilizzato il 12, ma quando ha esordito in Moto2 non ha potuto farlo, così ha invertito le cifre. Francesco Bagnaia, invece, dopo il passaggio in Moto2 decide di optare per il numero 42 perché il ‘suo’ 21 era occupato.
Visualizza questo post su Instagram
In MotoGP ha deciso di aumentare di altre 21 cifre il numero finale e immettere nel cupolino il 63 (a parte quando è diventato campione del mondo, e ha corso con l’1). Alex Rins, che in motocross usava il 24, ha invertito le cifre e usato il 42. Alex Marquez usa il 73 peché ha usato le ultime due cifre del suo anno di nascita (1996) e sottratto altre 3. Johann Zarco usa il 5 perché era il numero usato dall’ex manager Laurent Fellon. E Brad Binder? Nonostante al suo debutto ha utilizzato il numero 41, scelse il 33 per l’approdo in MotoGP visto che ricordava il suo acronimo (BB). A sua volta Bastianini ha rinunciato al 33, occupato da Binder, per scegliere il 23 (come la sua età nell’anno del debutto). Miguel Oliveira da giovane usava il 41, ma essendo terminati gli adesivi con il numero 1 ha deciso di usare il 44. Siccome in MotoGP lo stesso numero era occupato da Pol Espargaro, lo ha raddoppiato trasformandolo in 88. Pedro Acosta ha sempre usato il 37, tranne al primo anno in MotoGP, scegliendo conseguentemente il 31: nel 2025 è tornato al 37. Nel caso di Quartararo, essendo nato il 20 aprile 1999, ha deciso di usare la stessa cifra del giorno di nascita.
Jorge Martin, non avendo la possibilità di usare l’88, è ricaduto sul numero 89 (quest’anno ha scelto il numero 1 dopo essere diventato campione del mondo). Luca Marini ha scelto il 10 in onore di Francesco Totti. Non potendo usare il suo numero preferito, il 12, Marco Bezzecchi è ricaduto sul più simile stilisticamente parlando: il 72. Raul Fernandez usa il 25, non potendo usare il 23. Ha sempre usato il 21 in onore di Troy Bayliss, Fabio Di Giannantonio ha scelto il 49 perché il suo preferito è occupato da Franco Morbidelli. Il 49 è ispirato a Will Smith, e in particolare a un estratto del film Men in Black. Fermin Aldeguer ha scelto il numero 54 perché rappresenta la sua data di nascita, ovvero il 5 aprile (quinto giorno del quarto mese dell’anno). Ai Ogura adorava il 7 da bambino, e in Asian Talent Cup gli è stato assegnato il 9: così li ha uniti formando il 79. Somkiat Chantra ha scelto lo storico numero 35 al debutto in MotoGP.