Zarco: «Rossi? Le sue parole mi hanno reso famoso»
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MotoGP, Zarco: «Rossi? Le sue parole mi hanno reso famoso»

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In una lunga intervista a L’Equipe, Johann Zarco parla del suo futuro, della possibilità di correre con Yamaha Factory nel 2019 proprio in sostituzione di Valentino Rossi e rivela tanti retroscena…

Al debutto in MotoGP ha lasciato il segno, Johann Zarco. I suoi risultati, la sua velocità mostrata senza timori reverenziali lo hanno proiettato nell’elite della classe regina in men che non si dica. Pronto per la sua seconda stagione consecutiva in Monster Yamaha Tech 3, con la M1 (2017…) punta a ripetersi e, se possibile, fare persino meglio, viatico per garantirsi una moto ufficiale in ottica 2019. Questo il suo proposito ribadito in una lunga ed interessante intervista rilasciata a L’Equipe dove ha parlato anche del suo rapporto con Valentino Rossi

M1 2017 O 2018? – «Tech 3 è la squadra satellite Yamaha che corre sempre con la moto dell’anno scorso, pertanto correrò con la M1 2017. Ad ogni modo, se hai l’intelligenza e le capacità per sfruttarla al meglio, non sarai così lontano dalla top-3 del campionato. Questo è il mio obiettivo».

OBIETTIVI 2018 – «Voglio riprendere il 2018 così come ho concluso il 2017, ovvero giocandomi la vittoria in ogni gara. Concludere bene il prossimo campionato sarà indispensabile per guadagnarmi una moto ufficiale per il 2019».

SOSTITUIRE ROSSI IN YAMAHA FACTORY PER IL 2019? – «Ne stiamo parlando, ma Yamaha attende la decisione di Rossi. Spetta a me convincerli cercando di lottare e stare davanti ai piloti ufficiali Yamaha. In sostanza la mia carriera comunque non dipenderà dalla decisione di Rossi».

Zarco e Rossi in parco chiuso

Gesto d’intesa tra Zarco e Rossi al termine delle qualifiche di Austin (© Yamaha MotoGP)

SU VALENTINO ROSSI… – «Ha detto di me che sono come Verstappen, con ogni probabilità dopo aver osservato dietro di me le mie staccate nei Test privati Yamaha in Malesia. Quando Rossi parla, tutti ascoltano in questo ambiente: è lui a rendere famosi gli altri piloti. Ad inizio stagione diceva che ero ancora abituato a come si correva in Moto2, mentre verso la fine del campionato che ero uno dei migliori per velocità. Ogni volta che parlava di me, in positivo o in negativo, ha costruito la mia popolarità».

RISPETTO PER ROSSI – «Quando ho iniziato a vedere le gare in TV, giocando alla Play Station sceglievo lui come pilota o ero un suo avversario. Adesso corro in pista confrontandomi con lui: è davvero incredibile. Rossi ha ottenuto questi risultati per il suo genio e per la sua velocità mostrata in tutti questi anni. Adesso lo vero ancora come un mio idolo, anche se il nostro rapporto sta cambiando sempre più verso il rispetto reciproco».

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