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MotoGP, Honda incombe su Dovizioso: rinnovo con Ducati a rischio

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La trattativa per il rinnovo tra Ducati e Dovizioso ha incontrato un altro ostacolo molto grande: l’interessamento della Honda per il pilota di Forlì

Non è solo una questione di soldi. Questo potrebbe essere il titolo del libro che racconta la trattativa per il rinnovo tra Ducati e il suo pilota di punta Andrea Dovizioso. Fino a poche settimane fa, sembrava che l’unico ostacolo per il rinnovo tra le parti fosse di natura economica, vista la differenza tra richiesta del pilota e offerta del Costruttore. La realtà è leggermente diversa, perché la firma di Johann Zarco con KTM ha lasciato leggermente spiazzata la Honda, che per il francese aveva fatto un’offerta consistente.

Evidentemente Honda non punta al rinnovo con Dani Pedrosae in questo momento si sta facendo largo l’ipotesi di un grande interessamento nei confronti di Andrea Dovizioso. L’italiano, che è già stato nelle fila HRC per tre anni, andrebbe a formare con Marc Marquez una coppia ai limiti dell’imbattibilità per chiunque. Visto l’attuale stato di forma di Yamaha, e la possibilità concreta per Ducati di perdere il proprio uomo di punta, un’eventuale accordo tra HRC e Dovizioso aprirebbe un biennio di potenziale dominio per i piloti Honda Repsol, una situazione che in passato si è già verificata ai tempi di Mick Doohan prima e Valentino Rossi poi.

Che ci sia una concreta possibilità in questo senso, l’ha confermato Davide Tardozzi ai microfoni di Sky, quando ha candidamente ammesso che Dovizioso avrebbe riferito di aver ricevuto una chiamata da Honda. C’è in ogni caso da considerare che dopo aver sborsato un ingaggio probabilmente faraonico per Marquez, anche la Honda non avrebbe un budget sufficiente per garantire a Dovizioso l’ingaggio che attualmente richiede in Ducati. In questo scenario però non si deve sottovalutare l’elemento emotivo, che potrebbe avere un peso determinante.

In tanti stanno criticando Dovizioso per le sue richieste, ma proviamo ad immedesimarci nei panni del pilota di Forlì e analizziamo i freddi numeri. Nel 2016 gli fu comunicato che dovendo ingaggiare Jorge Lorenzo e dovendo investire molto budget nello sviluppo della moto, per lui ci sarebbe stata la possibilità di avere un ingaggio ridotto di circa un terzo. Si sostiene che Dovizioso per il biennio 2017/2018 abbia un ingaggio inferiore al milione e mezzo, a cui aggiungere una sostanziosa tabella di premi gara. Quindi Dovizioso ha guadagnato al massimo il 30% di quello che ha guadagnato Lorenzo in due anni. Al momento di discutere il rinnovo Dovizioso, visti i risultati in pista del 2017 e di questo inizio 2018, si sarebbe aspettato un’offerta almeno simile a quella fatta a Lorenzo.

La Ducati ha invece comunicato che il budget complessivo era diminuito, anche in virtù della perdita dello sponsor TIM e che nonostante la più che probabile partenza di Jorge Lorenzo, non ci sarebbe stata la possibilità di guadagnare cifre vicine a quelle incassate dallo spagnolo. Forse questa situazione ha indispettito Dovizioso, che dopo due anni di sacrificio, se così si possono definire un paio di anni in cui in ogni caso ha guadagnato svariati milioni di euro, fino al punto di porre una condizione economica irrinunciabile.

La cosa paradossale è che se non si dovesse trovare la firma, a perderci sarebbero tutte le parti coinvolte. La Ducati perderebbe l’unico pilota che riesce a sfruttare la Desmosedici al 100% e contribuisce in modo concreto allo sviluppo. Ci perderebbe Dovizioso, che probabilmente andrebbe a guadagnare in Honda di meno di quanto guadagnerebbe in Ducati ed in più andrebbe in squadra con il compagno più scomodo che si possa immaginare. Uno scenario questo che tutte le parti vogliono evitare ma che potrebbe concretizzarsi sul serio.

L’eventuale passaggio di Dovizioso in Honda spalancherebbe le porte alle più svariate ipotesi per il resto del mercato. Si torna a parlare sempre più spesso di Iannone dalle parti di Borgo Panigale, ed in effetti il pilota di Vasto è stato l’unico, almeno finora, assieme a Dovizioso a vincere con la Desmosedici dopo Stoner. Dando per scontato il passaggio di Jorge Lorenzo in Suzuki, resterebbe da assegnare la seconda Ducati ufficiale e da collocare un nome di peso come quello di Dani Pedrosa. Lo spagnolo ha votato la sua intera carriera alla causa Honda, e sembra difficile immaginarlo in altri colori. Eppure mai come questa volta, sembra che sia plausibile vederlo in pista nel 2019 in sella ad un’altra moto.

Meno complessa l’assegnazione della seconda Ducati ufficiale, con Danilo Petrucci e Jack Miller in pole per accaparrarsi una sella decisamente appetibile. I due hanno già un accordo con Ducati e lo stesso Tardozzi ha confermato che scegliere uno dei due sarebbe la cosa più naturale da fare.

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