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Italia in MotoGP, un inizio di stagione tra alti e bassi

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Valentino Rossi guida la classifica ma gli altri italiani in MotoGP sono alle prese con difficoltà e malcontento. Analizziamo la situazione dei nostri piloti dopo le prime tre gare di stagione

Il Gran Premio di Austin ci ha consegnato, a sorpresa, un Valentino Rossi leader del Mondiale capace non tanto di vincere quanto di non sbagliare. Capace,quando serve, di garantire una costanza di rendimento che talvolta porta più frutti di una vittoria schiacciante. Su Rossi si è detto ormai tutto quindi stavolta invece di concentrarci su di lui diamo un’occhiata alle performance degli altri italiani in pista in MotoGP in questo inizio di stagione 2017.

Andrea Dovizioso

Cominciamo da Andrea Dovizioso che attualmente occupa la quarta posizione in campionato: il pilota Ducati ha iniziato la stagione al meglio con un secondo posto in Qatar dopo un testa testa con Maverick Viñales dove ha mostrato un buon feeling con la Ducati e soprattutto una maggiore fiducia rispetto allo scorso anno, ma le cose sono cambiate in Argentina quando è stato centrato da un incolpevole Aleix Espargarò portando a casa uno zero pesante per il morale. Ad Austin Dovizioso ha chiuso al sesto posto ma quello che manca è il guizzo, il passo in più che permetterebbe di lottare per il podio: a conti fatti forse la posizione ad Austin è più negativa di quella sul tracciato di Termas de Río Hondo perché la Ducati ha fatto un passo indietro rispetto all’avvio di stagione e questo un pilota esperto come lui lo sa bene, infatti dopo la gara si è lasciato andare a considerazioni amare sul futuro della rossa di Borgo Panigale, ancora troppo incostante rispetto alle rivali giapponesi. «Non c’è un piano ben preciso e questo è l’aspetto più importante. Adesso è arrivato il momento di metterci al tavolino e parlare del futuro. Non si può più parlare di Jerez, di Le Mans o del Mugello, perché siamo un team ufficiale e questa non è la velocità che può permetterci di giocarci il campionato. Bisogna parlare della moto a 360 gradi. Non c’è un aspetto più grave su cui dobbiamo lavorare. E’ sempre un mix di tanti aspetti che devono funzionare insieme».

Danilo Petrucci

Un altro italiano, sempre in sella alla Ducati, di questa stagione 2017 di MotoGP è Danilo Petrucci che per adesso non sta brillando e si trova all’ottavo posto nel Mondiale. Le aspettative per questo anno erano alte dato che il pilota del team Pramac aveva “vinto” nel 2016 la lotta interna con Scott Redding avendo così l’occasione di guidare una GP17,ma le prime tre gare non hanno portato i risultati sperati. Uno zero in Qatar seguito da un settimo e un ottavo posto, piazzamenti buoni in realtà ma come per Dovizioso ciò che preoccupa è la mancanza di competitività ed anche i rapporti interni che sembrano meno rosei del previsto soprattutto dopo le accuse di Dovizioso verso Petrucci dopo il Gran Premio d’Argentina. Insomma più che per i risultati i due hanno fatto parlare per malcontento e diatribe, chissà se riusciranno a risollevare la stagione grazie all’aria europea.

Andrea Iannone

Ultimo, ma solo nell’ordine di questa classifica interna, Andrea Iannone che come gli altri non può dirsi soddisfatto di questo 2017 e a guardar bene in effetti il pilota di Vasto non le manda a dire, con dichiarazioni pungenti dopo la gara. Due zeri per lui in Qatar e Argentina e finalmente ad Austin un settimo posto dopo un sorpasso ai danni di Jorge Lorenzo in sella proprio alla moto che Iannone ha lasciato lo scorso anno. L’italiano si trova in 15ª posizione in campionato con il morale basso dopo la caduta in piena bagarre nel Gran Premio d’apertura e un 16° posto nella seconda, figlio di un contatto proprio con lo Lorenzo e una penalità per partenza anticipata.
La gara di ieri è stata sicuramente positiva ma non sembra bastare al pilota che ha affermato di aver passato un periodo difficile dal quale sta uscendo ed è fiducioso di poter crescere insieme alla sua moto anche a seguito dei test di Jerez dove dovrebbero arrivare le prime novità importanti. Iannone parlando della gara e del sorpasso su Lorenzo ha anche ricordato la Ducati con una punta di amarezza «Mannaggia al motore della Ducati. Per anni ho potuto godermelo e ora mi fa un po’ arrabbiare» i problemi del pilota potrebbero in effetti dipendere dalla fine del rapporto con la casa italiana, un boccone amaro che ci metterà un po’ ad essere digerito ma che potrebbe essere anche la spinta per affrontare al meglio la nuova avventura in Suzuki.

Insomma per un’Italia al vertice in MotoGP con Valentino Rossi, ne abbiamo un’altra in difficoltà che deve trovare al più presto la forza per riprendersi e lottare finalmente per un Mondiale che altrimenti sarà un affare a tre come negli ultimi anni, con due spagnoli e un italiano a giocarselo.

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